Vi abbiamo detto, ripetutamente, che nei prossimi giorni – forse addirittura nelle prossime settimane – avremo tutta una serie di perturbazioni in grado di riportare piogge a tratti abbondanti e nevicate in montagna. Ma la domanda è: a che quote nevicherà? Dirvelo con precisione, fin da oggi, è complicatissimo. Molto dipenderà, ovvio, dalla quantità d’aria fredda che riuscirà ad associarsi alle perturbazioni nord atlantiche. A tratti potrebbe penetrare qualche sbuffo artico e a quel punto le nevicate si spingeranno un po’ più giù.
Tuttavia, lo si fece a suo tempo per prevedere le nevicate collinari di metà gennaio, l’analisi dei diagrammi meteo (nello specifico quelli di Nuoro) lascia poche speranze agli amanti della dama bianca. Per facilitarvi la comprensione abbiamo aggiunto dei dettagli alla mappa e quel che si evince è che difficilmente le temperature a 1500 metri circa (quota isobarica 850 hPa) scenderanno sotto lo zero. E la cosa preoccupante è che sembra esserci una sostanziale concordanza di vedute nelle singole elaborazioni del modello matematico americano GFS.
Significa che mediamente nevicherà oltre 1200-1400 metri d’altitudine e soltanto a tratti potrebbero vedere qualcosa i centri montani più alti dell’isola (dai 900 metri in su). A questo punto quel che potrebbe salvare la stagione dei cosiddetti nivofili (amanti della neve) è l’ultima decade di febbraio. Sarà là che avremo qualche chance in più di vedere un po’ di neve in collina. Ma perché accada c’è necessità che il Vortice Polare tiri le cuoia. E non un’ipotesi astrusa.