Questo Inverno continua a stupirci e destabilizzarci, anche se non possiamo affermare che non si stia mostrando assai generoso. Sì perché non passa giorno che non ospiti a sue spese l’amica Primavera o l’amico Autunno, che si presentano a casa sua puntualmente senza nemmeno un po’ d’acqua.
Ora, gli appassionati di meteorologia e non solo, gradirebbero in tutta sincerità un po’ di sano egoismo e di sano egocentrismo da parte sua, sarebbe giunta l’ora.
Oggi, 2 febbraio, la Chiesa Cattolica celebra la Candelora, giorno della presentazione di Gesù Cristo al Tempio di Gerusalemme, dove vengono benedette le candele simbolo della luce di Cristo che illumina le genti.
E proprio oggi ci viene in soccorso la tradizione proverbiale del mondo contadino, che da sempre da ampio spazio alla meteorologia, o meglio ai segni del tempo.
Recita il proverbio: “Per la santa Candelora se tempesta o se gragnola dell’inverno semo fora; ma se è sole o solicello siamo solo a mezzo inverno”.
Il mio spirito fanciullesco di appassionato meteo ringrazia, ma sa bene che non può bastare, sa bene che ha bisogno di risposte più obiettive. Che dicono i principali centri di calcolo?
Che il Vortice Canadese continua la sua possente e irrefrenabile azione, pilotando sulla nostra Penisola e sulla nostra Isola miti e tendenzialmente asciutte correnti occidentali.
I molteplici centri di bassa pressione presenti sul bordo esterno del Vortice Polare continuano a mostrare, secondo i modelli previsionali, un’accentuata vorticosità sul comparto europeo, cosa che continua a inibire delle ondulazioni cicloniche verso le medie latitudini e favorire altresì frequenti condizioni anticicloniche sul Mare Nostrum.
Inverno quindi già finito, inverno già ai titoli di coda? No, non ci sto e mi appello alla saggezza della Candelora, dell’inverno non semo (ancora) fora!
Per ora sappiamo che un forte riscaldamento della stratosfera avrà presto ripercussioni anche a livello troposferico, destabilizzando il baricentro del Vortice Polare, che potrebbe decidere di regalare nuove sensazioni prettamente invernali sin giù verso le medie latitudini e il comparto mediterraneo. Ma collocare territorialmente la probabile ondata di freddo sin da ora è impresa ardua.
Non è difficile invece sostenere che da domenica prossima torneranno le tanto agoniate piogge sulla nostra Isola, accompagnate da un moderato calo termico. Ondulazione ciclonica più incisiva, preludio di un periodo meteo più dinamico.
Ci ritorneremo.