Nel corso del mese di gennaio proponemmo varie analisi volte a valutare l’andamento termico dei periodi considerati. Ciò che emerse fu un surplus termico assurdo, dettato dalla permanenza di un’Alta Pressione a prevalente componente nord africana. Il breve intermezzo artico è servito soltanto in alcune aree d’Italia – per la verità poche – dove si evincono temperature sostanzialmente in linea con le medie stagionali. La mappa che vedrete, lo ricordiamo, è la rappresentazione grafica delle anomalie termiche (in questo caso mensili) rispetto alla media trentennale di riferimento 1981-2010.
L’Europa occidentale, Italia compresa, ha avuto temperature superiori alla norma di 1-2°C, ma non mancano punte anche di 3-4°C in più (soprattutto nelle zone interne iberiche e sul versante pirenaico francese). In Italia vediamo come Alpi e regioni centro meridionali abbiano scarti positivi pressoché nulli, ma nel complesso è stato un mese sopra media termica. In Sardegna le deviazioni più incisive hanno coinvolto la fascia orientale, ma diciamo che in media i termometri hanno stazionato 1-2°C oltre il normale.
Interessante notare come il freddo abbia preso il sopravvento sull’Europa orientale e settentrionale, con anomalie negative pronunciate in Scandinavia, Repubbliche Baltiche, Bielorussia e Russia europea. Procedendo oltre il 65° parallelo (Circolo Polare Artico), invece, tornano a prevalere temperature decisamente superiori alla norma