Quella che andremo a descrivere è una linea di tendenza basata essenzialmente sull’analisi, attentissima, delle dinamiche atmosferiche in atto. Per certi versi andrà contro alcune ipotesi elaborate da autorevoli centri di calcolo mondiali, per altri versi evidenzierà una sostanziale concordanza. Diciamo che molto dipenderà dalle sorti del Vortice Polare, ovvero da quell’enorme struttura ciclonica che nel corso del semestre freddo domina sulla verticale del Polo. E mai come quest anno, è il caso di dirlo, è risultato tanto forte e condizionante. Basti pensare che solitamente in questo periodo – per una serie di fattori – risulterebbe già indebolito e invece siamo qui a discutere di un nuovo – probabilmente temporaneo – rinforzo.
Rinforzo scaturito dai disturbi venuti dai piani bassi dell’atmosfera e che quindi non sono riusciti nell’intento di indebolirne definitivamente la struttura. Proprio in questi giorni sta partendo una nuova pulsazione calda che dal comparto euroasiatico si propagherà verso il Pacifico. Da qui si trasferirà ai piani più elevati dell’atmosfera e andrà a scalzare il Vortice Polare dalla propria sede. Vortice che non assumerà, almeno inizialmente, un orientamento a noi propizio: avremo correnti zonali ad alte latitudini e Anticiclone a quelle medie. Ed è ciò che sta accadendo proprio in queste ore e che dovrebbe accompagnarci sino ai primi di febbraio.
E poi? Poi dovrebbe avvenire un nuovo disturbo lungo tutta la colonna atmosferica – nuova intrusione d’aria calda ad alta quota – con ulteriore rotazione del Vortice Polare. Stavolta l’asse potrebbe orientarsi favorevolmente all’Europa, innescando una fase di dinamicità atmosferica indotta da scambi meridiani pronunciati. Tradotto in modo semplice: avremo lo spostamento di grandi masse d’aria – caldo/freddo – lungo i meridiani. Il Mediterraneo, e l’Italia, potrebbero trovarsi nella traiettoria del freddo artico. Presumibilmente si tratterà di rapide incursioni fredde, intervallate da brevi fasi anticicloniche. Da non escludere, ma siamo nel campo delle ipotesi minoritarie, una maggiore ingerenza fredda continentale – proveniente dalla Russia – dopo metà febbraio. Vedremo…