Dopo aver attraversato due mesi estremamente siccitosi, ma non così caldi come si può pensare (a riguardo scrivemmo varie analisi sottolineando come le basse temperature minime fossero servite a riequilibrare valori massimi decisamente alti), ecco che gennaio sta partendo col piedi sbagliato. Si si eccettua la giornata dell’Epifania, che è servita a darci almeno 24 ore di normalità termica, la prima settimana di gennaio si è chiusa con anomalie positive preoccupanti. Si osservi la mappa:
Stavolta la nostra Isola è risultata la regione più mite d’Italia. Le deviazioni maggiori (rispetto alla media trentennale di riferimento 1981-2010) sono state registrate sulla fascia orientale e sul cagliaritano: circa 3-4°C in più della norma. Nel rimanenti zone parliamo di scostamenti di circa 2-3°C. Fidatevi che è tantissimo, ragion per cui parlare di clima primaverile o autunnale non è utopistico. Diciamo che oltre ai valori massimi, sicuramente elevati, stavolta hanno giocato un ruolo essenziale anche le minime: il freddo da inversione non si è proprio visto!