E’ da giorni che stiamo seguendo un’ipotesi, per ora ancora tale, che contempla l’arrivo del vero inverno anche sul bacino del Mediterraneo. Le dinamiche sono state ampiamente descritte, ma forse occorre far chiarezza su ciò che potrebbe accadere perché l’argomento richiede tecnicismi non sempre comprensibili. Ciò che possiamo dirvi è che il trottolone gelido polare, responsabile dell’andamento meteo climatico di novembre e dicembre, sta andando in crisi. E’ vero, riprenderà un po’ di vigore subito l’Epifania, ma così come già avvenuto in precedenza a tale azione corrisponderà una reazione. E quale sarà questa reazione? Beh, sembra proprio che dai piani bassi dell’atmosfera – sull’Oceano Pacifico – stia per partire una nuova rimonta anticiclonica diretta verso l’Artico. L’inserimento d’aria calda a così alte latitudini, lo ripetiamo, non può far altro che disturbare il Vortice Polare.
Vortice che oltre a modificare la propria struttura, non più sferica come i mesi scorsi, dirotterà un nucleo d’aria gelida verso l’Artico Russo. Così facendo andrà a liberare quella porzione d’Atlantico che attualmente è ricca di Depressioni e lo spazio libero potrebbe essere occupato di una fulminea rimonta anticiclonica azzorriana. Sapete che vuol dire? Che qualora dovesse formarsi un muro altopressorio lungo i meridiani, l’aria molto fredda succitata potrebbe muoversi in direzione sud. L’obbiettivo principale stavolta potrebbe essere rappresentato proprio dal cuore del Mediterraneo ed è ciò che possiamo osservare in questa mappa emisferica:
Si tratta della disposizione delle Alte e Basse Pressioni su tutto l’emisfero settentrionale. Osservandola con attenzione si riscontrano i movimenti descritti: onda calda dal Pacifico verso il Polo (tra l’altro con probabile formazione dell’Alta Polare), migrazione del gelo verso l’Artico Russo e successiva elevazione dell’Alta delle Azzorre. Vedete dove andrà finire l’aria fredda? Sul Mediterraneo. Ora, è vero che è un’ipotesi, ma è altrettanto vero che da alcuni giorni i più importanti modelli di previsione ci mostrano queste dinamiche. Non è detto che il freddo debba per forza arrivare in Sardegna, ma di certo stanno crescendo le probabilità in tal senso. Poi, se qualcuno vorrà continuare a negare l’evidenza sarà affar suo. Le carte non mentono.