L’ondata di calore africano sta colpendo intensamente la Sardegna. Praticamente, quasi l’intera regione registra temperature superiori ai 40°C. Sulle coste, i valori sono più miti, tuttavia il tasso di umidità elevato rende il caldo particolarmente afoso. La sensazione termica, ovvero il calore percepito, risulta ben superiore rispetto alla temperatura effettivamente misurata dai termometri.
I picchi massimi che ci sono noti sono di 45°C, ma con amplissime aree che segnano valori tra i 42 e 44°C. La Sardegna oggi è una fornace ardente.
Quest’ondata di calore raggiungerà il suo picco tra oggi e domani, per poi diminuire leggermente d’intensità. Tuttavia, il calore intenso proseguirà per il resto della settimana. Esiste il rischio che le correnti occidentali spingano l’aria calda verso le coste orientali e meridionali, coinvolgendo questa volta anche la città di Cagliari, dove il caldo è attualmente causato soprattutto dall’alto tasso di umidità e non tanto dalle temperature elevate.
Le previsioni derivanti dai modelli matematici non sono incoraggianti. Si prevede infatti un continuo arrivo di masse d’aria molto calda dall’Africa verso la Sardegna e l’Italia, per tutto il fine mese e forse fino ai primi di agosto. Questa situazione meteo metterà a dura prova tutti coloro che non dispongono di un climatizzatore, e soprattutto chi è costretto a svolgere attività all’aperto, magari sotto il sole.
Contrariamente a chi sostiene che in Sardegna i 40 °C non siano una novità, a prescindere dal punto di vista scientifico, la realtà è che un valore di 40 °C, sebbene non inedito, dovrebbe essere raggiunto solo raramente.
È vero che durante le ondate di calore estremo del passato, come nel 1983, nel 2003 e nel 2017, ci sono state temperature molto alte, con picchi di 45 °C. Nel 1983 si registrò addirittura una temperatura estrema di 47-48 °C. Tuttavia, nelle ultime stagioni, le ondate di calore eccessive si sono succedute con maggiore frequenza e durata, rispetto al passato. Quelli che una volta erano picchi massimi estremi di temperatura che duravano solo alcuni giorni, ora persistono per settimane.
Tutto questo mette a dura prova l’ambiente naturale, l’agricoltura e le persone. E a lungo termine, potrebbe danneggiare anche l’industria turistica, poiché trascorrere le vacanze in Sardegna, nonostante la presenza del mare, potrebbe diventare un supplizio se le temperature rimangono così elevate.
La disinformazione, però, fa maggiori danni. Abbiamo letto parecchie sciocchezze, ma che dire? Questa è libertà di espressione, anche di sostenere castronerie.