Le previsioni meteorologiche per la Sardegna nei prossimi giorni presentano caratteristiche di straordinarietà. Nella giornata di oggi, 17 luglio, si sono registrate temperature notevolmente elevate. La stazione meteorologica dell’Idrografico regionale di Balao ha raggiunto i 44 °C, mentre altre stazioni della stessa area hanno sfiorato i 44,6°C. In tutta questa zona si sono misurate temperature ampiamente superiori ai 42 °C.
Valori di 42 °C sono stati registrati quasi ovunque nell’entroterra sardo, situato in bassa collina e pianura. È importante notare che, nelle aree interne della Sardegna, da una settimana si registrano temperature altissime, superiori ai 35 °C, seguite da un picco di calura registrato il 12 luglio, con valori superiori a 43 °C.
Tuttavia, si prevede l’effetto di un’ulteriore espansione verso nord dell’anticiclone africano, che causerà un ulteriore aumento della temperatura, anche a causa dell’effetto adiabatico legato alla forza dell’alta pressione. La brezza, che al momento ha mantenuto la temperatura al di sotto dei 40 °C lungo le coste, dove però l’umidità è molto elevata, da martedì tenderà a indebolirsi, e quindi la temperatura aumenterà anche in queste zone. Non meno grave è la sensazione termica, o Heat Index, nell’area di Sassari, precisamente a Monte Oro, che ha toccato i 50 gradi, ben oltre i 40 gradi reali registrati dalla stazione meteorologica locale.
È probabile che tutte le zone interne della Sardegna, nella giornata di martedì e quella di mercoledì, registrino temperature superiori o vicine ai 40 °C, con picchi ancora più frequenti rispetto a oggi, lunedì 17.
Ci troviamo di fronte a un’ondata di calore che in termini di intensità ricorda quella che si verificò nel lontano luglio del 1983, quando si registrò un picco massimo ufficiale di 47 °C. I giornali dell’epoca riportavano notizie della devastante ondata di calore che causò la morte di migliaia di animali di allevamento, oltre a estesi incendi, un vero e proprio disastro ambientale, con la morte di coloro che cercavano di spegnere un grave incendio alle porte di Tempio Pausania.
A quel tempo, il giornale regionale di riferimento era Videolina, che trasmetteva quotidianamente notizie di quella terribile ondata di calore che sembrava non avere fine. Le previsioni meteorologiche erano inefficienti rispetto a quelle attuali e non offrivano speranze per la fine dell’ondata di caldo.
Oggi, nel 2023, abbiamo la possibilità di sapere quando questi eccessi di caldo si attenueranno. Dobbiamo parlare non tanto di attenuazione dell’ondata di calore, quanto piuttosto di riduzione della sua intensità eccezionale, che dovrebbe iniziare attorno a giovedì, quando nelle regioni settentrionali italiane si prevedono intensi temporali.
La Sardegna continuerà a essere sotto l’ondata di calore, ma il caldo estremo sarà limitato soprattutto alle zone interne, e probabilmente alla parte orientale e meridionale della regione, dove molte stazioni meteorologiche continueranno a registrare temperature superiori ai 40 °C.
Ci troviamo di fronte a una previsione meteorologica che potremmo definire inedita per gli ultimi anni. È vero che durante l’estate del 2017 si verificò un evento meteorologico straordinariamente rilevante, ma l’attuale ha una maggiore intensità di picco.
Per quanto riguarda un vero e proprio refrigerio per la Sardegna, se ne parlerà forse solo alla fine del mese. Il mese di luglio 2023 potrebbe risultare ancora più caldo di quello che si verificò nel 2003.