La Sardegna si trova nel centro di fenomeni meteorologici estremi, con nubifragi che portano fino a 100 mm di pioggia in un’ora. Questo articolo vuole fare chiarezza sulle condizioni climatiche che stanno interessando l’isola e sulle implicazioni di queste precipitazioni.
Analisi dei fenomeni meteo
I fenomeni meteo che hanno coinvolto la Sardegna in questi giorni hanno prodotto notevoli accumuli di pioggia, con misurazioni che segnalano valori superiori ai 300 mm in soli 36 ore nella parte orientale dell’isola. Queste precipitazioni straordinarie provengono da violenti temporali, non da piogge continue, creando acquazzoni di intensità sorprendente che scaraventano grandi quantità d’acqua in brevi periodi di tempo.
Il ruolo del radar meteorologico
La stima della pioggia caduta in una specifica area è resa possibile grazie all’utilizzo dei radar meteorologici. Uno dei più funzionali è quello della Protezione Civile nazionale, un vero baluardo nel monitoraggio dei fenomeni temporaleschi. Nelle aree colpite dai nubifragi, non ci sono pluviometri di alcun Ente meteo, questo strumento risulta fondamentale per avere un valore preciso. Poi ci sono i pluviometri delle stazioni meteo di Sardegna Clima, ma anche queste non sono disseminate ovunque. Le piogge sono molto localizzate nel loro picco massimo.
I danni provocati
Nonostante la misurazione di appena 30 mm di pioggia, in regioni come il Meilogu nel Sassarese, sono stati registrati gravi danni. Questi effetti devastanti sono compatibili con precipitazioni molto più significative, con valori compresi tra i 60 e i 100 mm di pioggia in soli 60 minuti. Perciò i 30 mm sono un valore sbagliato da comunicare, perché 30 mm di pioggia non causano alluvioni lampo in 60 minuti, e nemmeno un nubifragio, volendo essere precisi.
La causa degli allagamenti
Allagamenti e dissesti idrogeologici sono comuni in quelle aree dove ci sono canali tombati, vie di fuga naturali che l’acqua ha creato nel corso del tempo e che l’uomo ha spesso ostacolato costruendo sopra strade e, in alcune circostanze, interi centri abitati.
I cambiamenti climatici e i fenomeni violenti
I cambiamenti climatici stanno determinando l’avvento di temporali di straordinaria intensità, non solo in Sardegna, ma in ampie aree, anche in Italia. Occasionalmente si potrebbero verificare fenomeni eccezionalmente violenti, per i quali è necessario adottare misure di prevenzione quali evitare di transitare in sottopassi, osservare il cielo e, in caso di minaccia di violento temporale, cercare un luogo sicuro dove ripararsi. Per altro, varie APP offrono la consultazione in tempo reale delle piogge in atto e della rotta prevista dell’evento meteo, anche quello estremo. Previsioni che sono però solo delle stime.
E’ sbagliato alimentare allarmismo, è fondamentale riconoscere l’intensità di questi fenomeni meteo e agire in modo consapevole e responsabile. La manutenzione delle aree a rischio e l’adozione di misure preventive sono fondamentali per affrontare eventuali emergenze. E, soprattutto, in caso di temporali estremi, la prevenzione e l’adeguata preparazione possono fare la differenza tra un semplice disagio e una situazione di grave pericolo.