Negli ultimi giorni stiamo osservando variazioni evolutive costanti in quella che è la nostra analisi quotidiana dei modelli previsionali. Variazioni che ci dicono un giorno nero l’altro giorno bianco. Per capirci, non è ancora chiara l’evoluzione meteo climatica della prossima settimana.
Dove sta l’inghippo? Beh, sta in Atlantico perché ancora non si riesce a capire dove andranno a finire gli affondi depressionari o se preferite dove andranno a finire le perturbazioni atlantiche. Perché un giorno i centri di calcolo internazionali ci dicono che potrebbero coinvolgerci direttamente, il giorno dopo ci dicono che potrebbero scivolare sul Nordafrica.
Ed è proprio in quest’ultimo caso che si nascondono i rischi di un meteo davvero insidioso. Qualora gli affondi depressionari dovessero effettivamente raggiungere prima la penisola iberica e il Nordafrica l’isolamento di strutture cicloniche da quella parte potrebbero rappresentare una spina nel fianco.
Sappiamo fin troppo bene che i cicloni afro mediterranei non sono per nulla simpatici, sia perché è difficile prevederne la traiettoria sia perché l’entità delle precipitazioni associate spesso e volentieri è eccessiva.
A quanto pare già nel corso del fine settimana potremmo assistere a un incremento della circolazione meridionale proprio a causa dell’approfondimento di tali strutture cicloniche, resta da capire se avremo (oltre un aumento delle temperature) nuvolosità e precipitazioni associate.
In una prima fase comunque eventuali precipitazioni dovrebbero essere scarne, ciò che invece potrebbe rappresentare l’insidia è il meteo della prossima settimana. Per questo motivo vi invitiamo a seguirci costantemente perché potrebbero subentrare novità da un momento all’altro.