Ci siamo appena lasciati alle spalle una fase ciclonica molto complessa, fase che ha determinato condizioni meteo climatiche tipicamente invernali. Abbiamo avuto delle piogge, localmente intense a carattere di rovescio, ma abbiamo avuto anche nevicate al di sopra dei 1000 m con qualche iniziale sconfinamento a quote inferiori.
Cosa ci aspetta da qui in avanti? Beh, un graduale miglioramento nel corso del fine settimana e per quanto riguarda l’inizio della prossima alcuni modelli di previsione indicano un progressivo rinforzo dell’alta pressione. Prima però che eventualmente possa interessarci in maniera convincente si insinuerà anno nel Mediterraneo occidentale delle correnti di aria umida di matrice atlantica.
Ciò potrebbe dar vita alla tipica variabilità primaverile, con nuvolosità in rapido transito da ovest verso est e con possibilità di qualche precipitazione sia sui settori occidentali che nelle zone interne.
Per quanto riguarda la fase anticiclonica ci sono ancora non poche incertezze, infatti è una soluzione proposta solamente da qualche centro di calcolo mentre altri puntano con più decisione verso un ritorno del freddo. Per poter sciogliere definitivamente la prognosi dovremo aspettare ancora qualche giorno, diciamo che sulla base delle nostre conoscenze atmosferiche la verità potrebbe stare nel mezzo. Significa che inizialmente potremmo assistere a una temporanea rimonta anticiclonica, tra l’altro associata a un deciso aumento delle temperature, successivamente potrebbe subentrare aria fredda Nord atlantica o addirittura di matrice polare marittima. Quest’ultima ipotesi andrebbe a sostenere una fase di maltempo dal sapore invernale e se ciò dovesse succedere non ci si dovrebbe stupire.
Nel frattempo, però, già martedì transiterà un fronte temporalesco, e quindi nuove piogge, rischio di temporali. Insomma, per il meteo anticiclonico, semmai, ci sarà da attendere, e comunque, non sarà duratuto.
Ricordiamoci che marzo spesso e volentieri è capace di vestire i panni invernali, portando addirittura nevicate a bassa quota. In grado di farlo aprile, figuriamoci marzo.