In questi giorni abbiamo avuto notizia e osservato foto dei monti imbiancati. I primi fiocchi di neve poi sono scesi a quote sempre più basse, in particolare quest’oggi giovedì 19 gennaio la neve si nota sino a 600 metri, ma anche fin giù localmente sino alla collina. Le temperature sono ancora elevate per avere delle nevicate soddisfacenti a quote basse.
Ma ecco che in quest’inverno che non voleva arrivare, il freddo è venuto improvviso portando la temperatura sotto la media. E si, la Sardegna è molto vulnerabile alle correnti che giungono da Nord-Ovest, perché non trovano ostacoli, ed anzi, una volta raggiunte le terre emerse, la nuvolosità prende forma, si creano nubi più intense, più elevate in quota e più fredde, che lasciano cadere i rovesci con i chicchi di grandine, che quando fanno un rumore più lieve rispetto alla grandine.
La gragnola altro non è che neve a grani, essa contiene meno aria rispetto ai fiocchi di neve. È più pesante rispetto al fiocco di neve, rappresentando una particella di ghiaccio più robusta e densa di ghiaccio rispetto al fiocco di neve che invece si scioglie con temperature inferiori rispetto alla neve a grani.
Ed ecco che la neve a grani, associata ad un basso tasso di umidità iniziale, anche con diversi gradi Celsius sopra lo zero, raggiungere il suolo, e se il rovescio è persistente ed intenso, la temperatura si abbassa sensibilmente fino quasi a circa 0 °C. La neve a grani imbianca il paesaggio anche con temperature sopra 0 °C.
La neve a grani non attecchisce sugli alberi, si deposita verso il basso, sui tetti e il suolo, sul tettuccio delle auto. I nonni dicevano che la neve di questo tipo creava lo strato dove poi avrebbe attecchito la vera neve a fiocchi.
In effetti questo è abbastanza vero, in quanto la gragnola è ghiaccio, e crea una superficie gelata che quando cadono i fiocchi di neve vi attecchiscono sopra facilmente ben più che sul terreno umido.
Questo tipo di fenomeno non avviene ovunque. Invece, in Sardegna anche a causa delle turbolenze in quota si presenta con maggior frequenza, ed è perciò che in molte circostanze abbiamo degli accumuli di neve a grani anche con temperatura sopra 0 °C.
In realtà non è molto corretto chiamarla neve, essendo un misto tra neve e grandine.