In Sardegna continuano a manifestarsi, soprattutto nel settore occidentale, piogge e temporali. Si osservano talvolta anche nubi dall’aspetto spettrale come quelle tra Sassari e Alghero qualche giorno fa, che sembrano annunciare chissà che tempesta. La situazione meteo di questo breve scorcio di autunno ha caratteristiche autunnali perché piove. Ma le temperature sono sensibilmente superiore alla media, con valori che stanotte hanno avuto nelle coste occidentali, persistentemente, 20 °C circa.
Tale temperatura è considerata tipica delle notti tropicali. Di giorno non ci sono temperature altissime, ormai, anche perché è presente sovente una coltre di nubi. Però di autunno, dal punto di vista termico c’è ben poco. Questo scorcio di novembre ha un sapore più settembrino che autunnale avanzato. Ed è per tal motivo che, in combinazione soprattutto delle temperature, la serie di fenomeni atmosferici hanno a nostro avviso caratteristiche simili tropicali.
Una delle cause di così elevate temperatura dell’aria è da ricercare nelle temperature dei mari ben sopra la media.
Le proiezioni meteo a più lungo termine indicano che la temperatura comincerà oscillare verso il basso. Ricordiamo che lo scorso anno la Sardegna fu interessata alla fine del mese di novembre da una brusca irruzione d’aria fredda con maltempo, e si ebbero abbondanti nevicate sino a quote medio-basse. Addirittura, cadde la neve fin sino i 300 metri di quota a sud del Gennargentu.
È probabile che per fine mese la temperatura scenderà bruscamente per l’intervento di masse d’aria provenienti da zone fredde, mentre osservando l’evoluzione meteo a breve termine ed anche per la prossima settimana, non vediamo niente di stratosferico, sono delle oscillazioni modeste a seconda delle masse d’aria in arrivo.
C’è però da evidenziare che per i primissimi giorni della prossima settimana (nella notte tra lunedì e martedì) la Sardegna potrebbe essere interessata da una forte perturbazione associata ad una bassa pressione particolarmente profonda. Di ciò avremo informazioni più attendibili nei prossimi giorni, in quanto l’evoluzione potrebbe persino produrre quello che viene definito ciclone esplosivo. Un fenomeno che non è da paragonare a quelli che sono gli uragani dei tropici. Le basse pressioni cosiddette esplosive hanno la caratteristica di registrare 20 hPa in diminuzione in 24 ore, e di causare una serie burrasca.