Anche oggi, varie stazioni meteo del hinterland cagliaritano hanno raggiunto i 38-40°C. Valori esagerati, però persistono in tutta la regione. Ormai questo caldo è estenuante per molti cittadini, e per fortuna persiste senza quel vento di scirocco che avevamo avuto un mese fa, e poi anche a giugno. E direi che questo ci esime da temperature che altrimenti sarebbero state altissime.
Innanzitutto, quando saccature oceaniche si spingeranno verso il Mediterraneo occidentale, la Sardegna sarà investita dal caldo del Sahara. E già di ciò iniziano a darne notizia i modelli matematici, proponendo la possibilità di picchi temporanei ma estremi di temperatura.
La novità rispetto al precedente periodo è che le ondate di calore estremo potrebbero avere una minor durata, e che poi siano sostituite da correnti più fresche provenienti dalla Francia. Ma non illudiamoci troppo, ora come ora, per le prossime due settimane, in Sardegna non si intravvede alcuna via d’uscita a questo grande caldo.
E un’altra conseguenza del caldo che interessa il Mediterraneo centrale e occidentale sono le alte temperature dei nostri mari, che già a settembre ci daranno le prime serie noie, con i temporali marittimi, che ben sappiamo quanto possano essere piovosi. Temporali non risolutivi per la siccità, ma che in Sardegna, grazie alla presenza di numerose dighe di raccolta delle acque, consentono che tutta quella pioggia non finisca in mare, ma venga intrappolata e divenire riserva idrica.
La siccità che interessa il Nord Italia è dovuta all’assenza di un sistema di raccolta delle acque che invece la Sardegna, per via del suo clima mediterraneo, è efficiente.
Usciremo dal tunnel del caldo estremo senza sosta verso la fine di agosto, con l’alternanza di periodi molto caldi a quelli più tiepidi.
Settembre si annuncia dal clima estivo, e persino ottobre potrebbe avere, secondo i dati del Centro Meteo Europeo (ECMWF) e di quello americano del NCEP, temperature sopra la media, ma con piogge sopra la norma per effetto del mare molto caldo.