Nel 1946 la Sardegna fu invasa da una quantità impressionante di cavallette che divoravano i raccolti. Quest’anno l’invasione di ortotteri inizia a diventare estremamente rilevante, e sta colpendo in particolare le aree soggette alle più elevate temperature.
Le cavallette sono vero flagello, giungono soprattutto dalle regioni del Nordafrica, dove infestano anche da quelle parti raccolti praticamente divorandoli completamente.
Negli ultimi decenni, le cavallette si sono presentate in maniera molto limitata, mentre negli anni più recenti abbiamo assistito ad un incremento della loro presenza. Questi insetti negli anni 40 furono combattuti non solo con insetticidi, ma anche con l’introduzione di alcune specie di antagonisti oofagi (insetti che mangiano le uova), che bloccò l’invasione delle cavallette.
Come sostengono gli esperti, sono due principali le cause dell’invasione delle cavallette. Il primo è senz’altro derivante dal cambiamento climatico, con un aumento della temperatura. Rammentiamo che attorno al 1946, la Sardegna fu interessata da ondate di calore estremo. Si raggiunsero temperature elevatissime si ebbero lunghi periodi di siccità.
La seconda causa e probabilmente l’abbandono delle campagne.
Una volta che le cavallette diventano adulte lo sciame non si può fermare. L’entomologo dell’Università di Sassari, dotto Ignazio Floris in una intervista a La Repubblica disse che per prima cosa occorre fare un accurato monitoraggio per seguire lo sciame e vedere dove sarà la deposizione delle uova.
Quindi servirà intervenire con tempestività, al fine di bloccare quella che in molti Paesi del Terzo Mondo è un vero flagello.
La Sardegna è molto vicina al Nord Africa, e oltre che essere esposta al suo clima, risente di minacce come questa delle locuste.