Più di una volta abbiamo segnalato che in Sardegna piove sempre peggio rispetto al passato, con la distribuzione temporale delle precipitazioni che è cambiata. Ciò è causato sicuramente da quei cambiamenti meteo climatici tanto discussi in ambito scientifico e non solo.
Nella giornata di venerdì, ma già pioveva giovedì, un ciclone mediterraneo proveniente dal nord Africa ha spinto masse d’aria molto umida verso la Sardegna, che temporaneamente sono andate a contrastare con un lieve flusso d’aria più fredda nella mattinata generando temporali intensi soprattutto nella parte nordorientale della regione.
In alcune località sono caduti oltre 50 mm di pioggia in un’ora, ma in talune la precipitazione è stata anche superiore, portando un totale di pioggia nelle 24 ore in alcune località sui 120 mm.
Varie località hanno avuto in sole 24 ore tanta pioggia quanta ne era caduta dall’inizio dell’anno.
Una nota però bisogna evidenziarla, mentre da una parte della Sardegna è piovuto parecchio, e possiamo circoscrivere questa area in tutto il nord della regione e parte di quella orientale, altrove le precipitazioni causate dal ciclone mediterraneo sono state esigue.
Sicuramente è piovuto tanto, che questa pioggia fa bene all’ambiente naturale, riempie torrenti e fiumi, di certo le dighe di raccolta delle acque. Ma in realtà tanta di quell’acqua che è caduta con abbondanza finirà in mare e non ad alimentare le falde acquifere.
Dalle falde acquifere abbiamo l’acqua che sgorga nelle fontane, l’acqua dei pozzi artesiani, ma anche quella che dai monti alimenta i fiumi e i torrenti. Le falde acquifere hanno un’importanza essenziale per il territorio.
Pertanto, tutta quella pioggia avvenuta nella giornata di venerdì in parte è sprecata, perché è giunta tutta assieme, come non raramente succede in Sardegna, dove le nostre falde acquifere effettivamente sono molto profonde.
Rispetto agli anni ‘80 dello scorso secolo, il regime pluviometrico è mutato considerevolmente, ormai ci troviamo con stagioni invernali a volte quasi asciutte, senza pioggia e neve sui monti, poi abbiamo queste piogge primaverili molto violente.
Da non dimenticare un cenno anche all’autunno, stagione che dovrebbe essere piovose Sardegna, che a volte inizia bruscamente in settembre, promettendo precipitazioni di chissà che intensità e abbondanza, ma poi nel resto della stagione spariscono, ma a volte tornano a cadere intense e distribuite in un lasso di tempo molto breve.
Quello che abbiamo descritto è un tipico regime pluviometrico che comporta un trend verso la desertificazione, considerando anche che le stagioni estive sono divenute molto più calde rispetto al passato, con un aumento della temperatura media di alcuni gradi. Il meteo della Sardegna non è più quello di un tempo.
Parlare di desertificazione Sardegna può apparire fuori luogo, ma non lo è affatto, in quanto è generata da regimi pluviometrici molto irregolari. E cambiamenti meteo climatici accentueranno nei prossimi anni la variabilità, con incertezze soprattutto in ambito agricolo.