Nonostante le piogge, le nevicate che nell’ultima settimana si sono verificate Sardegna, le previsioni meteo climatiche non sono affatto ottimistiche. Ciò lo vediamo soprattutto nelle proiezioni del Centro Meteo Europeo nel lunghissimo termine.
Facciamo un breve ripasso: aprile è l’ultimo mese prima dell’estate dove generalmente si verificano precipitazioni rilevanti. A maggio le piogge medie diminuiscono considerevolmente, per poi quasi azzerarsi da giugno ad agosto.
Ovviamente, parliamo di medie climatiche. Ci riferiamo ad un clima che risulta attraverso la statistica e la conoscenza. Ma anche la Sardegna patisce dei cambiamenti climatici.
Un esempio lampante fu il 2018 quando la siccità fu azzerata dalle piogge che iniziarono in quel periodo dell’anno in cui dovrebbero invece cessare. All’epoca si ebbero precipitazioni notevolissime, con nubifragi e l’esondazione di corsi d’acqua, oltre che il rilascio da parte dei bacini di raccolta dell’acqua in eccesso, quando qualche mese prima erano praticamente asciutti.
Tale evento meteo fu estremo, e non è detto che si ripeta quest’anno.
Nelle proiezioni che vanno sino al 20 maggio del Centro Meteo Europeo vediamo che la Sardegna sarà interessata da un deficit pluviometrico piuttosto rilevante, con picchi massimi di siccità nelle zone interne, laddove nascono i principali corsi d’acqua e dove sono allocati i bacini di raccolta.
La situazione delle dighe non è critica come nel 2018, però le precipitazioni che si sono avute lo scorso autunno sono state estremamente concentrate in tempi molto stretti, segnando punti ancora una volta alla tropicalizzazione del clima della Sardegna, e nulla c’entra col fatto che sono avvenute nevicate sino a bassa quota recentemente. Per l’appunto, queste sono accadute non durante l’inverno, ma in primavera, come quelle di novembre che sono giunte in autunno, al culmine di un periodo molto piovoso che aveva visto una fase precedente autunnale caratterizzata dalla siccità interminabile.
La nostra attenzione è mirata al fatto che la stagione delle piogge è stata deficitaria, è piovuto male, in modo irregolare anche nella distribuzione nel territorio. Tanta pioggia è caduta in tempi troppo brevi, riducendo il numero di giorni medi piovosi considerevolmente. Inoltre, la temperatura invernale è stata mediamente sopra la media, e poco contano gli eccessi di temperatura verso il basso che si sono verificati localmente, con fortissima gelate che hanno portato la temperatura anche sotto i -10 °C.
Ciò che serve è un regime pluviometrico più regolare, che già non lo è nelle regioni a clima mediterraneo come il nostro. E l’accentuazione dell’irregolarità pluviometrica, l’aumento della temperatura media e le stagioni estive roventi, incrementano il livello di tropicalizzazione del nostro clima. Se poi ci mettiamo anche un aumento delle giornate con sabbia del Sahara in sospensione, ci rendiamo conto che il clima in Sardegna sta cambiando molto rapidamente e drasticamente, e potrebbe condurre anche ad un cambiamento dell’agricoltura del futuro.
Nelle proiezioni del Centro Meteo Europeo vediamo comunque che pioverà ancora in Sardegna, queste dovrebbero essere generate da aree di bassa pressione che si posizioneranno nel sud del Portogallo verso il mare delle Baleari, ma ci potrebbe essere per noi un effetto negativo, con correnti meridionali, sovente africane.
Potrebbe piovere, ma i sistemi nuvolosi una volta giunti in Sardegna potrebbero non essere consistenti da dare tanta pioggia, e abbattere l’anomalia meteo climatica che abbiamo descritto.