Mentre in Sardegna si parla delle condizioni meteo del tardivo inverno, delle gelate notturne sino a 10 °C sottozero, cominciano ad affiorare le possibili vampate di caldo africano precoci. Diciamo che negli ultimi anni queste sono state meno frequenti rispetto il decennio precedente; tuttavia, il vento di scirocco può determinare vampate di calura estremo soprattutto nel centro-nord della Sardegna.
Niente di tutto questo dovrebbe succedere nell’imminenza, però iniziano ad affiorare previsioni che prospettano picchi di temperatura sino a 25 °C non appena soffieranno correnti meridionali che precederanno le perturbazioni oceaniche, che si spera giungeranno il più presto possibile. E a sentenziare questa previsione sono i centri meteo da cui si estrapolano poi le previsioni.
Abbiamo già visto come ad esempio ad Oristano si potrebbero raggiungere temperature dell’ordine attorno i 25 °C attorno alla metà del mese, quando la Sardegna potrebbe essere lambita dalla lingua d’aria molto calda proveniente dal Nord Africa, che dovrebbe precedere una perturbazione che poi probabilmente non porterà neanche tanta pioggia.
Anzi, le temperature della prossima settimana in Sardegna, da confermare comunque, appaiono estremamente prospettate verso una estrema mitezza soprattutto sul lungo termine. Però ben sappiamo che le proiezioni a lungo termine sono imprecise e soggette a rapidi cambiamenti. Ma quel che conta è l’essenza di questa previsione che già attraverso i modelli matematici indica l’ipotesi di una fase eccessivamente calda, troppo calda per il periodo così tanto che si potrebbero raggiungere valori non da record, ma consistenti, eccessivi.
E tutto questo dovrebbe succedere senza che questa fase calda sia preceduta da piogge benefiche, perché di pioggia in Sardegna ne cadrà forse veramente poca da qui a due settimane.
Le prospettive di pioggia sono estremamente limitate, forse la prossima settimana giungerà una perturbazione che potrebbe dare delle piogge, ma ancora una volta sarebbero episodi isolati in una fase tendenzialmente siccitoso. Tuttavia, in questo caos meteorologico che stiamo vivendo, derivante da indici di comportamento del clima che sono estremamente anomali, potrebbero manifestarsi improvvisi cambiamenti in ambito previsionale, e finalmente una perturbazione atmosferica piuttosto seria giungere in Sardegna non molto distanti da oggi.
Ma in merito al caldo, a questo punto iniziano a venirci in mente i rischi di grande caldo che si potrebbero avere durante la stagione estiva. Però, nessuno può indicare esattamente cosa succederà la prossima estate, anche se il trend meteo verso il caldo appare piuttosto considerevole se si considerano i cambiamenti climatici e le fluttuazioni del clima.
Però potrebbe succedere come nel 2018, una compensazione di quella pioggia che non è caduta durante la stagione invernale e autunnale. Tuttavia, questi eventi sono straordinari, fuori dalla media, e decisamente non prevedibili a così lungo termine.
Però in Sardegna dovrebbe più che altro iniziare a piovere seriamente, non il caldo precoce e ancor meno il freddo tardivo. Rammentiamo che la primavera meteorologica è iniziata il 1° marzo, e che precede di tre settimane quella astronomica. Le condizioni meteo a questo punto dovrebbero di conseguenza esserne influenzate.
Peraltro, la primavera in Sardegna non è molto piovosa, specialmente a partire da aprile, quando soprattutto nel sud della regione si vede un forte abbassamento della pluviometria. E allora ecco che l’evoluzione meteo che si spera è quella di avere tanta pioggia quanto prima.