Dopo un Capodanno segnato dalla presenza dell’Anticiclone Africano, le condizioni meteo climatiche stanno per cambiare. Un cambiamento imponente, segnato da uno spostamento dell’Alta Pressione verso ovest e da un affondo di aria polare marittima in direzione del Mediterraneo.
L’aspetto più eclatante sarà sicuramente quello termico. Considerate che le termiche dei giorni scorsi hanno raggiunto livelli incredibili, soprattutto in quota. Non è un caso, infatti, che le temperature più alte siano state registrate in montagna mentre nelle aree pianeggianti, vallive e costiere nebbie e nubi basse riuscivano a limitare non poco l’azione riscaldante della struttura anticiclonica.
Considerando che abbiamo guadagnato qualcosa come 10-15°C, l’affondo polare servirà a ripristinare condizioni climatiche consone al periodo.
Non solo, nella giornata di mercoledì dovrebbe transitare un primo impulso perturbato e dovrebbero verificarsi precipitazioni diffuse. Fenomeni localmente intensi, specie sui settori occidentali. Difatti le correnti si orienteranno temporaneamente da ovest-sudovest. Dopodiché, per l’Epifania, i venti inizieranno a ruotare dai quadranti settentrionali e avremo ulteriori precipitazioni, stavolta concentrati maggiormente sui settori settentrionali e orientali.
Le temperature crolleranno, il ché chiaramente favorirà il ritorno della neve oltre i 1000 metri di quota. Quota che potrebbe calare durante il fine settimana, ovvero nel momento in cui potrebbe intervenire aria più fredda di matrice artica. Al momento, carte alla mano, non possiamo escludere locali nevicate a quote alto collinari.
Si tratta di un’evoluzione piuttosto complessa e sulla quale i vari modelli previsionali stanno mostrando ancora delle incertezze. Occorrerà qualche giorno di pazienza e saremo in grado di dirvi, con precisione, quali saranno le quote delle nevicate.