Le temperature stanno iniziando scendere. Discesa che proseguirà nei prossimi giorni, in modo particolare nelle prossime 24 ore, quindi possiamo affermare che il quadro climatico sarà comunque invernale.
Il dibattito è aperto, ovvero tutti a domandarsi: che ne sarà dell’Inverno. Chi ha un po’ di esperienza e sa cosa cercare avrà senz’altro preso atto della visione anticiclonica delle mappe previsionali. Anticiclone che, posizionato sull’Europa centro occidentale, dovrebbe proseguire a proteggerci dall’ingresso di perturbazioni. Sia perturbazioni atlantiche, sia irruzioni fredde.
Staticità atmosferica che potrebbe proseguire, pensate, sino ai primi di febbraio. Significa, per farla breve, che gennaio potrebbe lasciarci senza aver dato luogo ad alcun peggioramento degno di nota. Soprattutto senza aver dato luogo a ondate di freddo da ricordare. D’altronde è il trend degli ultimi decenni: l’Inverno non è più quello di una volta, c’è poco da fare.
Qualcuno ci domanda se potrà cambiare qualcosa a febbraio ed è un quesito più che lecito. Febbraio, infatti, è il mese più propizio a dinamiche invernali di un certo tipo. Anzi, se proprio vogliamo dirla tutta è il mese più produttivo sia in termini di freddo che in termini di nevicate.
Al momento è difficile ipotizzare uno sblocco della situazione, anche perché un po’ tutti i centri di calcolo internazionali puntano decisi alla persistenza anticiclonico sino ai primi di febbraio. La speranza è che qualcosa possa cambiare, al più presto, perché abbiamo bisogno di un po’ di normalità stagionale. Abbiamo bisogno di piogge, di freddo, di neve, senza sarebbe davvero un problema.
Rimandare tutto alla Primavera è sbagliato, poi per carità, la Primavera può anche travestirsi da Inverno ma capite bene che non sarebbe normale. Non ad aprile, non a maggio, non a giugno. Comunque, questo è quanto, stiamo andando incontro all’ennesima anomalia meteo climatica, speriamo che duri il meno possibile.
ATTENZIONE
L’atmosfera è un sistema caotico. Le previsioni, essendo per l’appunto “previsioni” sono previsioni sempre da confermare. In genere l’affidabilità diminuisce sensibilmente dopo i 3-5 giorni di validità.