Osservando l’evoluzione meteo su una tendenza che va verso il lungo termine, vediamo un vero proprio caos, o meglio ciò che non ci aspettavamo, nonostante la scienza ormai parli chiaro: il clima del Mar Mediterraneo ormai si è tropicalizzato.
Ebbene, una spinta d’aria molto calda proveniente dal cuore dell’Africa centro settentrionale si adagerà nel Mediterraneo occidentale investendo anche la Sardegna, dove avremo soprattutto attorno Capodanno temperature superiori alla media, con condizioni meteo presumibilmente abbastanza buone. Ma la linea di tendenza, comunque da confermare, sottolinea la possibilità che tale anomalia climatica, con masse d’aria calda africane, prosegua la sua permanenza quantomeno sino all’Epifania. Aria calda e alta pressione soprattutto in quota.
Evitiamo di dire che non ci sarà inverno, che la stagione finita, in quanto questo eccesso meteo climatico sottolinea quanto possano essere in altre aree del nostro Emisfero eccessivi gli eventi di freddo.
La maggior istituzione meteo climatica europea, Copernicus, durante la conferenza sul clima avvenuta Glasgow ha sottolineato che il clima europeo ha avuto un aumento della temperatura dall’epoca preindustriale di circa 2,4 °C. Un incremento termico che è decisamente superiore a qualsiasi altro continente.
L’Europa è afflitta da un cambiamento climatico inspiegabile, e questo ovviamente influenza anche la nostra regione.
Ci sono parecchi studi merito, ma quello che emerge e che c’è un incremento consistente dell’influenza nordafricana per lunghi periodi, ma non solo sulla Sardegna, ma su vastissime aree dell’Europa. Ed è questo che va a causare anomalie della temperatura così stratosferiche in ambito continentale.
Sulla durata dell’evento meteo così anomalo non possiamo fare che solo delle ipotesi come ci vengono proposte dai modelli matematici di previsione. Tuttavia, questi sono soggetti ad ampio errore a volte nel lungo termine, soprattutto in coincidenza di condizioni così estreme.
In Russia, appena est della catena montuosa degli Urali, ma anche Scandinavia, si stanno registrando temperature bassissime, come non succedeva da circa cento anni. In sostanza da quelle parti c’è un’ondata di freddo che potremmo definire memorabile se fosse avvenuta da noi. Quindi da qualche parte il freddo c’è, eccome se c’è.
Da Gennaio il freddo siberiano tenderà a espandersi da tutte le parti, ma in Europa spesso viene respinto dalle correnti occidentali. Or ora non siamo in grado di conoscere quanto saranno potenti le correnti occidentali, ma soprattutto l’eventuale cuneo anticiclonico nordafricano nel respingere l’eventuale avvento di aria fredda proveniente dalla Siberia. Ma ci vuole davvero poco perché possa avvenire. Avete notato sicuramente come siamo passati da un lungo periodo di grandi piogge, con maltempo e temperature tutto sommato anche basse, ad un improvviso clima mite e asciutto senza pioggia. Siamo alla vigilia di un peggioramento, ma alla fin fine, appare più rilevante l’anomalia climatica che si sta per concretizzare nel subito dopo Natale con culmine forse tra Capodanno e l’Epifania. Tutto questo perché la normalità climatica, ovvero in brevi periodi di pioggia, sono solo temporanei.
Questa dai climatologi è chiamata tropicalizzazione del clima. Ciò per una serie di fattori, tutti derivanti da una situazione caotica dal punto di vista della temperatura e della distribuzione delle precipitazioni. La nostra è una definizione in breve, ma dal punto di vista scientifico l’argomento è molto ampio e articolato.