Siamo distanti migliaia di chilometri, ma le condizioni meteo della Sardegna possono essere influenzate da eventi che succedono persino nel lontanissimo Pacifico. Questi si sviluppano su milioni di chilometri quadrati, generando un caos meteo climatico che forse inizia a sommarsi ai cambiamenti del clima.
La Niña provoca un raffreddamento di un’immensa massa d’acqua del Pacifico tropicale, e generalmente sposta verso nord la Corrente a Getto. In Europa favorisce meteo avverso nel Mediterraneo, e quindi anche in Sardegna.
La Niña può anche attivare una maggior frequenza di uragani nel Nord Atlantico perché in genere c’è meno wind shear, ovvero i cambiamenti nella velocità e nella direzione del vento che possono disturbare la struttura delle tempeste cicloniche mentre si formano. È fondamentale notare che questi sono solo effetti tipici. La Niña a volte non segue gli schemi previsti, e che siamo abituati a osservare, generando uno sconquasso in ambito meteo nell’intero Globo.
Assieme a El Niño, La Niña è ritenuta la più nota causa di variabilità interannuale delle condizioni meteorologiche e climatiche a scala globale. E tutto questo poi ha ripercussioni anche sul meteo in Sardegna.
La Sardegna è interessata da nubi e precipitazioni irregolari, eppure le temperature sono mitissime, più tipiche di altre stagioni, e non di certo dell’inverno. In talune località si sono raggiunti anche i 20°C di massima ormai più volte in questi giorni.
Un parziale peggioramento è atteso lunedì 27, quando transiterà una perturbazione, ma gli farà seguito un evento meteo anomalo: l’anticiclone africano, il nemico delle stagioni estive dell’ultimo ventennio. E per fortuna stavolta siamo d’inverno, altrimenti avremmo avuto un’ondata di calore con diffusi over 35°C nelle coste, e tanti oltre 40°C nelle zone interne.
In quota è attesa una temperatura dell’ordine di 15°C sopra la media a cavallo di Capodanno. Un anticiclone che potrebbe essere ancor peggiore di quello di due anni fa, che già fu record.
Gli effetti al suolo saranno quelli di avere per alcuni giorni, forse fin quasi l’Epifania in Sardegna, temperature frequentemente sopra la media, generate da un nuovo ed anomalo spostamento verso nord delle masse d’aria tropicali.
Cesseranno molto probabilmente anche le piogge per tutto il periodo, e forse per circa due settimane. Ed il tepore potrebbe attivare un precocissimo risveglio vegetativo, con il rischio che i germogli delle colture vengano successivamente attaccati da eventuali ondate di gelo, che, come sappiamo, sono più solite giungere da noi tra gennaio e febbraio.