Le condizioni meteo in Sardegna sono da sempre fortemente influenzate quando aria fredda giunge dalla Valle del Rodano. La Valle del Rodano è una sorta di apertura tra i monti che si trova nel sud della Francia, da qui discende un vento chiamato poi Maestrale. In quelle terre il vento di Maestrale può soffiare a velocità sino alla forza di uragano, con raffiche maggiori a quelle che riusciamo a raggiungere i Sardegna.
La Valle del Rodano è un’apertura naturale che consente un rapido flusso di aria fredda, questa è generalmente di origine artico marittima, e raggiunge rapida la Sardegna determinando instabilità atmosferica e precipitazioni che sovente assumono carattere di rovescio.
Le aree più esposte al maltempo associato al Maestrale sono quelle occidentali settentrionali, mentre più riparate al suo brutto tempo sono quelle che si trovano nella costa orientale, o est sud-est del Gennargentu. Tuttavia, le precipitazioni si verificano anche da queste parti, ma questo scaturisce dall’intensità della burrasca. E nelle prossime ore avremo una situazione meteo ideale per l’avvento di una burrasca dalle caratteristiche invernali.
Alla quota di circa 1500 metri, che in meteorologia viene definita 850 hPa, la temperatura scenderà sotto 0 °C, e questo vuol dire aria fredda per la Sardegna. Le stime indicano che avremo valori a quella quota negativi. Il tutto associato ad un’area di bassa pressione che transiterà durante il fine settimana e le prime ore di lunedì. Si tratta di quel maltempo che avevamo annunciato, che avrebbe portato una massiccia irruzione d’aria fredda da fine autunno, e che avrebbe dipinto d’inverno i monti della Sardegna.
La prima neve cade sul Gennargentu ed il Monte Limbara. Al momento non ci sono grosse precipitazioni, anche se in quota, soprattutto sul Gennargentu c’è stata una buona nevicata.
Il freddo attuale è solo un anticipo di quello che avremo. Infatti, è la prossima notte che arriverà dalla Valle del Rodano aria decisamente fredda che causerà un crollo termico in quota di almeno 5/8 °C. Domattina varie stazioni meteo di collina percepiranno quel tipico freddo che sembra annunciare la neve. Ma la vera neve cadrà più in alto di quota.
Vediamo la previsione meteo: la giornata odierna sarà caratterizzata da estrema variabilità, e schiarite mattutine che si stanno verificando su alcune zone, ma saranno seguite da repentini annuvolamenti associati rovesci di pioggia e anche grandine. La grandine è una tipica meteora associata alle irruzioni d’aria fredda di origine artica; infatti, il peggioramento si verificherà con l’avvento dell’evoluzione d’aria fredda di questa sera.
La domenica inizierà con condizioni di instabilità atmosferica, nuvolosità irregolare un po’ dappertutto. Si avranno rovesci con la possibilità di neve a quote sino alle 800 metri. Fiocchi di neve o gragnola si potranno vedere anche a quote inferiori, ma improbabilmente nevicherà a quote più basse.
Nella nottata tra domenica e lunedì avremo la fase cruciale della marcata irruzione d’aria fredda. Tra il Mar Ligure e l’alto Tirreno si formerà una profonda area di bassa pressione orografica innescata dall’irruzione d’aria fredda artica. Avremo un peggioramento ulteriore proprio nelle ore più fredde della notte, e in tal frangente la neve potrebbe cadere localmente, di rovesci più intensi anche sui 600 metri di quota. Non è da escludere che episodi coreografici si possano presentare a quote inferiori. Avremo un forte rinforzo del vento, con Maestrale che soffierà con raffiche localmente sino a 100 km/h.
Lunedì sarà nella prima parte del giorno estremamente perturbata, con rovesci, fiocchi di neve che cadranno fino a 500 metri di quota, e neve al suolo generalmente oltre gli 800 metri. Avremo ancora precipitazioni con distribuzione irregolare, come tipico durante l’irruzione di aria fredda marittima, ovvero rovesci, con distribuzione irregolare. Peraltro, si potranno avere anche temporanee schiarite. Sarà una giornata molto ventosa e fredda quella di lunedì 29 novembre.
A partire da martedì 30 avremo un miglioramento delle condizioni meteo, in quanto nella Penisola Iberica si formerà un’area di alta pressione che andrà a spingere verso est tutta la massa perturbata, e la Sardegna sarà temporaneamente graziata dal maltempo, anche se però qualche precipitazione si potrà avere già a partire da mercoledì, mentre un peggioramento anche sensibile probabilmente si avrà nei primissimi giorni di dicembre.
Il meteo del lungo termine prospetta che ulteriori perturbazioni raggiungeranno la Sardegna, con precipitazioni. C’è una novità non da poco, sul meteo lungo termine i modelli matematici propongono la formazione di una gigantesca bolla d’aria fredda, addirittura gelida per questo periodo dell’anno sull’Europa centrale orientale. Questa sarà pilotata da correnti di origine artica, ma che sul continente europeo si raffredderà. L’ipotesi è che la Sardegna qualche modo ne sarà coinvolta, ma per il momento estremamente prematuro fare previsioni meteo su scala locale.