Questa settimana si formerà una bassa pressione piuttosto acuta nel Mediterraneo occidentale. L’area di sviluppo viene intravista da parte di modelli matematici di previsione tra le Baleari e le coste algerine, ma con una influenza del settore caldo in Sardegna.
Sulla base delle proiezioni matematiche non siamo in grado di definire se questa bassa pressione evolverà in qualcos’altro, ovvero in un ciclone mediterraneo dalle caratteristiche simil tropicali. È prematuro avere informazioni dettagliate in merito, anche se si inizia ad intravedere qualcosa che potrebbe assimilarlo all’evento atmosferico accaduto qualche giorno fa nel Mar Ionio, e che ha interessato la Sicilia e la Calabria.
Or, ora potrebbe andare a sbattere verso la parte orientale dalla Spagna, dove farebbe danni seri. Ma non è detto che la traiettoria finale sarà questa.
Non ci sono previsioni allarmistiche per la Sardegna, in quanto non dovrebbe essere interessata direttamente. Ma usiamo sempre il condizionale, in quanto quella bassa pressione andrà a generare linee di sviluppo di aree nuvolose foriere probabilmente di temporali, che una volta raggiunta la terraferma potrebbero dar luogo a piogge anche di forte intensità e nubifragi. E abbiamo visto ciò che è avvenuto ad Alghero, e non solo con un breve passaggio di maltempo, con 90 mm di pioggia in poche ore.
Negli archivi meteo storici il Mar Mediterraneo non ha visto ad oggi delle vere e proprie aree cicloniche uguali a quelle che si formano nei tropici, ovvero uragani tropicali. Fintanto che questi non si formeranno, e non vi saranno le condizioni, si potranno, nel caso avere burrasche non peggiori di quelle vista in passato. E la Sardegna, di meteo estremo, ne rileva non poco. Dal vento di Maestrale anche ad oltre i 150 km orari, alle alluvioni del sud ed est Sardegna.
La domanda che viene spontanea è come mai se ne parla, come mai si discute di queste basse pressioni che hanno familiarità con i cicloni tropicali. Innanzitutto, perché siglano una sorta di affinità con aree climatiche che non ci appartengono, e che però invece ci stanno sempre più influenzando.
Abbiamo sovente parlato di tropicalizzazione del clima, e anche gli eventi meteo di questi giorni lo confermano. Avvalorano tale condizione le gravi piogge che si sono avute in Sicilia, oppure i nubifragi che appena giunta una perturbazione si sono verificati nella Sardegna occidentale. La grandine di grosse dimensioni di Olbia, quella di Alghero di qualche anno fa.
Tutti fenomeni meteo estremi. Tutto questo non può essere casuale, anche perché fa seguito a una lunga serie di anomalie climatiche di cui ormai ci stiamo abituando e forse non facciamo più caso.
Durante la settimana, dopo il transito delle perturbazioni oceaniche che temporaneamente abbasseranno la temperatura, quando si formerà quel ciclone mediterraneo, in Sardegna giungerà aria calda dall’Africa, di conseguenza saliranno le temperature. Avremo quindi temperature anomale e superiori alla media. Verrà il vento orientale, forse, oppure da sud ovest, il tutto dipenderà da dove si posizionerà il centro di Bassa Pressione, il ciclone mediterraneo, per intenderci.
Gli effetti di dell’area ciclonica in Sardegna saranno soprattutto il forte vento, e probabilmente, come accennato prima, raffiche temporalesche o rovesci di pioggia che da sud si propagheranno verso nord. Non ci dovrebbero essere piogge persistenti, ma concentrate in brevi periodi.
Resta il fatto che anche questa situazione che abbiamo descritto evidenzia un’anomalia climatica che sarà favorita dalla formazione di una forte area di alta pressione sull’Europa centrale, che di nuovo bloccherà l’accesso alle perturbazioni atlantiche verso l’Italia e la Sardegna. C’è solo da augurarsi che non torni di nuovo a smettere di piovere.