Ultimamente abbiamo parlato, abbondantemente, del freddo. Freddo, non fresco, attenzione. E’ giusto utilizzare questo termine perché le condizioni meteo climatiche dovrebbero orientarsi su frequenze molto più simili all’inverno, o comunque all’autunno inoltrato.
Normale? No, assolutamente no. La configurazione barica di cui abbiamo parlato, anche nel primo approfondimento di giornata, non è per nulla normale. E’ una configurazione barica che possiamo osservare nel cuore dell’inverno e neanche così spesso.
Alta Pressione proiettata verso nord, irruzione artica diretta a sud e Mediterraneo dentro una circolazione fredda piuttosto marcata. Lo ripetiamo, è un quadro decisamente anomalo.
Tra l’altro, carte alla mano, è destinato a protrarsi almeno per un’altra settimana. Almeno, perché se alcuni modelli dovesse avere ragione potrebbe avere degli strascichi importanti sino al 20 ottobre. O giù di lì.
Ed allora cosa dobbiamo attenderci? Sicuramente ancora freddo, sicuramente temperature inferiori alle medie stagionali. Per darvi un’idea abbiamo allegato un’immagine, opportunamente rielaborata, che crediamo possa essere esplicativa e che possa valere più di mille parole.
La colorazione blu evidenzia le forti anomalie termiche a 1500 metri di quota. Stiamo parlando di temperature che, se confermate, risulterebbero di 7-8°C inferiori alle medie stagionali. Temperature sicuramente più adatte al mese di dicembre, non certo a ottobre. Neppure a novembre, per capirci.
Poi sì, potrebbero esserci degli aggiustamenti in corso d’opera ma diciamo che al momento tutto lascia presagire un lungo periodo caratterizzato da forti anomalie termiche. Quanto forti lo vedremo, di certo dall’estate siamo passati al pieno autunno in men che non si dica.