Ho scelto di presentare la realtà meteo della Sardegna, che non è quella del mare azzurro che non troverete in molte coste dei Caraibi, perché i mari più belli del Mondo sono da queste parti. Ma la Sardegna non è solo mare, non è solo turismo estivo. La Sardegna ha una popolazione di 1,64 milioni di abitanti che vive in un territorio amplissimo, ben oltre 24 mila kmq. Tantissimi non abitano in riva al mare, e poi d’inverno e molti altri mesi all’anno, quelle belle spiagge non sono balneabili per le basse temperature.
Il clima della Sardegna è mediterraneo, e ciò vuol dire che d’estate non dovrebbe piovere, mentre dall’autunno in poi, si. E soprattutto piovere con i temporali di settembre, le piogge diffuse di ottobre.
Or ora siamo di fronte ad una speranza di temporali, per altro cattivi, che dal mare, eventualmente si portino sulla terraferma, per dare acqua alle assetate campagne. Attendiamo la pioggia in qualunque modo essa possa giungere. Ma pioverà? Difficile dirlo.
In un periodo di 10 giorni di previsione, le possibilità di pioggia seria e diffusa sono effimere, ed anche i nubifragi lampo di cui abbiamo parlato sarebbero circoscritti a ristrette aree, non andrebbero a ricolmare d’acqua i bacini idrici che sono tutti posti un po’ verso l’interno, là dove dovrebbe piovere di più, vicino ai rilievi ed in bacini fluviali di fiumi a carattere torrentizio ora asciutti.
Lo abbiamo scritto di recente, se la siccità dovesse prolungarsi troppo a lungo come avvenne alla fine dell’annata delle piogge 2018, l’estate rischia di essere drammatica. Nell’Isola ci sono numerose dighe artificiali, ma la famosa interconnessione non si è mai fatta, e quindi può succedere che le dighe della Sardegna orientale siano zeppe d’acqua dopo due giorni di pioggia torrenziale, e quelle ad ovest e sud, dove vive la maggioranza della popolazione, e dove c’è la maggior richiesta d’acqua, siano a secco.
Per ora siamo distanti da quell’evento meteo che causò una siccità che in altri tempi sarebbe stata definita biblica, con carestie, mancanza di cibo, animali d’allevamento affamati. Viviamo in una società moderna, e se manca il fieno per gli animali lo si trova, l’acqua in qualche modo arriva. Ma potremmo anche non riuscire a soddisfare le esigenze della collettività. Si pensi a quanta acqua è necessario disporre d’estate, con la popolazione che raddoppia e consuma forse il triplo d’acqua di un sardo medio d’inverno.
E di siccità ne sanno qualcosa nella parte ovest dei ricchissimi Stati Uniti d’America, dove le ricorrenti condizioni di clima arido, accentuate dai cambiamenti climatici, stanno ponendo a rischio la disponibilità di risorse idriche. Ma non vi è alcuna carestia, gli USA sono ricchissimi e possono procurarsi acqua e cibo. Però sono afflitti da incendi immensi che non riescono a debellare.
Ma non va così bene per innumerevoli popolazioni del Pianeta, si stima siano almeno un miliardo le persone che vivono nella siccità.
Ho scritto questo articolo per sensibilizzare chi legge sul valore dell’acqua potabile in Sardegna, della necessità comune di risparmiare il suo utilizzo. Di evitare lamentele se in futuro pioverà una settimana intera, perché la pioggia è una benedizione.
Vi lasciamo alcune foto inviate da Daniele Mereu da Ploaghe. Sono immagini forti sullo stato del nostro ambiente, che non necessitano di commenti. Gli scatti sono del 22 ottobre 2021, e mostrano la siccità in tutta la sua estrema entità.