La Sardegna è interessata da condizioni meteo piuttosto avverse, sono in transito diverse aree temporalesche, il tutto come da previsioni meteo diffuse da alcuni giorni.
Questo articolo intende essere polemico, in quanto è vergognoso che precipitazioni che in altre aree d’Italia non causano alcun disagio, se non limitato a qualche pozza d’acqua, in varie località della Sardegna invece diventano un vero disastro da divenire notizia di prima pagina dei quotidiani.
Fa veramente effetto leggere un titolo “bomba d’acqua su Cagliari”. Un vero nubifragio nella città si ebbe l’anno scorso, e casualmente era il 10 settembre 2020. Ovvero un anno fa. Ma stavolta a Cagliari di pioggia né caduta davvero poca, seppur concentrata in alcuni acquazzoni, ma non di certo si è trattato di nubifragio, chiamato bomba d’acqua dai mass media.
In un’epoca di cambiamenti climatici è opportuno che ciascuno faccia la sua parte, che le istituzioni adottino al più presto una revisione della raccolta delle acque piovane, in quanto è inaccettabile che un normale temporale generi allagamenti, mettendo in pericolo persone e danneggiando le cose.
La Sardegna è disseminata di strade con lavori in corso mai terminati da decine d’anni. Ciò fa riflettere, in quanto basterebbe andare in qualsiasi località del Nord Italia, oppure dell’Europa centrale, dove un lavoro viene iniziato e ha una data di fine certa. Questa inefficienza è un pessimo biglietto da visita per il turismo, voce economica rilevantissima per la Sardegna.
Turismo, che con i cambiamenti climatici che vedono un aumento della temperatura, potrebbero favorire un’espansione della stagione turistica. L’efficienza ripaga sempre.
Gli allagamenti che colpiscono ricorrente mente taluni centri urbani, mostrano la carenza probabilmente delle fognature e delle infrastrutture per la raccolta delle acque. Ciò è evidente.
Se tutti gli anni i primi temporali dopo l’estate, che notoriamente sono accompagnati da rovesci di pioggia, sono causa di allagamenti, probabilmente qualcosa non funziona. E si deve intervenire, passo, passo, con un programma di revisione chiaro, efficace, puntuale, finalizzato ad abbattere la gran quantità di disagi.
La Sardegna è una regione a rischio idrogeologico, maggiori precipitazioni possono causare anche alluvioni, ed in passato ci sono state anche vittime.
I millimetri di pioggia caduti nei temporali sono irrisori a fronte dei danni causati, e ciò la dice lunga in ambito su come sono progettate le infrastrutture per la raccolta delle acque piovane.
I servizi meteorologici ufficiali locali, come la Protezione civile della Sardegna, hanno diramato allerta meteorologica, prontamente. Ma ciò non risolve il problema alla radice, perché è necessario intervenire dove c’è il problema, in quanto ricorrentemente si presenta.