Come scrivevamo, il rischio di nuovi temporali dovrebbe essere considerato una possibile eventualità, non una certezza, in particolare per la parte occidentale della Sardegna. Tuttavia, i temporali potrebbero estendere la loro influenza anche all’interno.
Al momento resta abbastanza incerta la rotta del piccolo ciclone mediterraneo che si formerà a ridosso delle Baleari, e che tenderà a pompare aria moderatamente calda verso la Sardegna, ma allo stesso tempo anche nubi con alcuni temporali sporadici. Temporali inizialmente che avranno la base alta, e non saranno forieri di forti piogge, se non davvero occasionalmente.
Gli ultimi aggiornamenti prospettano una massa vagante di aria instabile sino al mare di Sardegna, ciò a partire dalle giornate di martedì e soprattutto mercoledì, da quando queste potrebbero raggiungere a sorpresa la Sardegna.
C’è nuovamente difficoltà in ambito previsionale, in quanto i modelli matematici non sono concordi nel dare precise informazioni su dove, quando e quanto pioverà.
Al contrario sembrerebbero essere piuttosto definite le linee di tendenza sulla temperatura, che per tutta la settimana si manterrà superiore alla media tipica di questo periodo dell’anno, con anche un alto tasso di umidità.
Però ci sono alcune eccezioni, ad esempio modello matematico svizzero Swiss-MRF prospetta una condizione meteorologica piuttosto complicata per la Sardegna meridionale, dove una massa temporalesca potrebbe generare piogge anche di forte intensità, in quelle aree soggette ahimè ad alluvioni lampo.
Ma si tratta di una previsione isolata, per completezza abbiamo consultato modelli matematici come quello europeo, quello americano, oltre che altri, e nessuno di questi propone piogge di forte intensità su quell’area.
Tuttavia, il modello matematico che abbiamo citato è di alta risoluzione e qualità, e tale tendenza meteo, che al momento necessita di essere confermata e che appare di scarsa probabilità, non andrebbe archiviata nel nulla. Questa indica la propensione di tali aree geografiche al verificarsi di eventi meteo estremi, in specie in un contesto di circolazione atmosferica mediterranea con venti da sud, sud est, per altro previsti da gran parte di modelli matematici.
Anche se siamo molto distanti geograficamente e climatologicamente da ciò che è successo nella giornata di domenica al Nord Italia, dove ci sono stati eventi meteo estremi, quali i temporali di forte intensità, ma soprattutto in Valpadana si sono avute ben otto tornado. Un evento così massiccio nel mese di settembre non era mai stato registrato. Ciò fa riflettere su come i cambiamenti climatici stiano già ripercuotendo nell’espressione di fenomeni meteo insoliti.
Ma ancora, i modelli matematici sarebbero, per il momento, più concordi nel dare piogge che potrebbero assumere anche caratteristiche del nubifragio nuovamente nel sud della Francia.
In conclusione, le acque del Mar Mediterraneo continueranno ad essere calde, anche se progressivamente si potrebbe avere un raffreddamento, tuttavia abbastanza lieve. C’è il palese rischio di un eventuale improvviso ondata di caldo verso la Sardegna, alcuni modelli matematici nelle ultime 24 ore l’hanno proposta. Ma per il momento non dovrebbero essercene, anche se alcune località saranno nuovamente superati i 30 °C.
Insomma, come al solito si procede abbastanza a vista, in una sorta di insidie meteo che si palesano tutto attorno. C’è solo da augurarsi che queste non si presentino in regione causando danni come è avvenuto altrove.