Settembre si avvia rapidamente alla conclusione, l’Autunno ha esordito anche sul calendario astronomico e stiamo per entrare ufficialmente nel periodo più propizio alle grandi piogge. In realtà le condizioni meteo hanno già evidenziato alcune crisi temporalesche imponenti e lo si deve al calore in eccesso presente nel Mediterraneo. Proprio su tale argomento andrebbe aperta una lunga parentesi, in particolare su quella che a tutti gli effetti è diventata ufficialmente la crisi climatica del nuovo millennio.
Lasciando stare certi discorsi, che evidentemente esulano dal contenuto del presente articolo, dovremo prestare attenzione agli accadimenti meteorologici del prossimo mese. Ottobre, per chi non lo sapesse, non è semplicemente il mese delle perturbazioni atlantiche. Un tempo era senz’altro così, poi col passare degli anni abbiamo avuto a che fare – spesso – con ondate di maltempo di violenza inaudita.
Ottobre e novembre, verrebbe da dire. Perché se è vero che ottobre è il mese dei cicloni mediterranei, è altrettanto vero che è il mese delle ottobrate e delle ondate di caldo anomalo. Caldo su caldo non fa altro che aggravare la situazione, facilitando l’accumulazione di ulteriore energia termica.
La domanda è: Sardegna a rischio cicloni? La risposta è sì, lo è. Non abbiamo la sfera di cristallo, stiamo parlando di rischi potenziali, non di certezze. Non è una previsione, sia ben chiaro, si tratta di considerazioni che scaturiscono dalle passate esperienze e che traggono spunto da un’attenta analisi delle temperature superficiali delle acque mediterranee. Temperature eccessivamente alte, dovesse far caldo – come sembra – anche nelle prossime settimane il serbatoio si riempirebbe di altro carburante.
Quindi sì, i cicloni mediterranei potrebbero formarsi. Dove? Come? Quando? Domande che al momento non possono avere una risposta, quel che possiamo dirvi è che potrebbe esserci spazio per ondate di maltempo particolarmente violente, tanto a ottobre quanto a novembre.