Una massa d’aria rovente ha raggiunto la Sardegna, e le ultime proiezioni meteo dei centri di calcolo confermano ancora che ci accingiamo ad avere la settimana più calda dell’estate. L’ondata di calore stavolta potrebbe assumere notevole rilevanza, e non è da escludere che si possano toccare dei record di temperatura, quindi con valori anche superiori ai 45 °C.
Al momento non si delinea ancora il momento in cui avremo il fisiologico guasto meteo di fine estate, però c’è qualche cenno al cambiamento sul lunghissimo termine, ma ben oltre il Ferragosto, quando il ritorno di perturbazioni verso le regioni del Nord Italia andrà a rimescolare l’aria anche nel Mediterraneo centrale e la Sardegna, dove avremo un ridimensionamento dell’ondata di calore. Ciò con l’auspicio che non segua da un’altra ondata di caldo.
Ferragosto sarà con il solleone e la canicola, con caldo fortissimo. Ma tutta la settimana sarà particolarmente difficile da trascorrere, con il rischio che in vari centri urbani le notti diventino roventi.
Un gran problema sono le condizioni termiche che avremo nelle abitazioni, le quali ormai si stanno surriscaldando, e che il flebile raffreddamento notturno non riesce a raffreddare quando già il caldo delle primissime ore del mattino riaccentua.
Solleone e caldo intenso saranno quindi gli ingredienti della settimana che ci condurrà verso il Ferragosto. L’espansione verso nord dell’anticiclone subtropicale sarà davvero violenta. La bolla caldissima sahariana, ancor più calda di quella attuale, verrà direttamente traghettata sul Mediterraneo e la Sardegna.
Per intenderci, farà molto più caldo di come ne fa attualmente.
Ferragosto sarà quindi come uno dei più roventi degli ultimi decenni, in caso di conferme di tale tendenza. Eppure, in genere Ferragosto veniva associato a un cambiamento meteo e all’estate che pian piano si avviava a perdere forza verso la cosiddetta rottura stagionale.
Al momento possiamo fare solo delle stime su un cambiamento delle condizioni meteo che viene definito rottura dell’estate. Il possente anticiclone che metterà radici tra il Mediterraneo e l’Europa Centro-Occidentale sarà davvero duro a morire. Ci accingiamo a vedere una delle peggiori situazioni ideali a gran caldo della nostra regione.
Un eventuale calo termico subito dopo Ferragosto sarà pur fisiologico, ma al momento non s’intravedono ancora all’orizzonte passaggi perturbati in grado di determinare uno sconquasso all’atmosfera. In Sardegna non sono previste piogge neppure entro fine agosto. Un calo termico potrà avvenire, probabilmente, nel corso della terza decade d’agosto, almeno su parte d’Italia, mentre Sardegna le temperature continueranno, nelle zone interne a segnare valori sino, se non oltre i 40 °C.
La rottura dell’estate non comporta la fine della stagione estiva, bensì è tradizione definire così quel peggioramento delle condizioni meteo nella seconda parte d’agosto. Non sancisce però la fine dell’estate, ma semplicemente un’interruzione e una successiva prosecuzione meno calda.
In Sardegna sarebbe ideale una decisa maestralata, di quelle che si vedevano in passato, che rapidamente tagliava la calura dell’estate, riportandoci al piacere della bella stagione, con temperature umane, case abitabili senza l’ausilio continuo della climatizzazione o della ventilazione artificiale.
Insomma, per la Sardegna almeno dieci giorni saranno di caldo smisurato, e ormai tutti centri meteo mondiali la confermano. E allora, una rottura della stagione estiva, ovvero un’attenuazione della calura non ci sarà prima del 20 agosto, nel migliore delle ipotesi.
Un aggiornamento: nella terza deca di agosto, aumenterà il fresco nel Nord Europa, con tentativi di ingresso verso la Francia centrale ed i Balcani. Ma il Mediterraneo si dovrebbe trovare ancora in una sorta di caldera generata dall’anomala posizione della massa d’aria rovente che proverrà dal Sahara. I tentativi per un calo della temperatura ci sono, ma saremo distanti dalla normalità climatica del periodo.