In queste ore i cieli della Sardegna appaiono cupi, inzuppati laddove ci sono nubi, di un colore marziano, sembra di stare su un altro pianeta. La luminosità elevatissima che è tipica dei cieli della Sardegna è offuscata da una strana presenza: la sabbia in sospensione del Sahara.
È un cielo che abbiamo visto numerose altre volte, sembra inquinato. Laddove ci sono state deboli pioviggine, le auto sono velate di quella polvere sottilissima di lontana provenienza.
Ebbene, la sabbia del Sahara che giunge in Sardegna, non è presente solo in quota, ma si trova anche nei bassi strati dell’atmosfera, ovvero ad altezza d’uomo, dove sono presenti delle sottilissime particelle che sono chiamate polveri sottili. Avrete probabilmente sentito parlare di ciò riguardo le aree metropolitane della penisola, dove l’inquinamento genera tali sostanze. Tuttavia, le polveri sottili presenti Sardegna hanno un’origine naturale, ma per taluni sono comunque fastidiose per la salute, in quanto possono dare di problemi in ambito respiratorio.
La sottilissima sabbia del Sahara viene inalata e finisce i nostri bronchi, nei polmoni. Coloro che non hanno alcun problema di salute non hanno niente di cui preoccuparsi, ma taluni potrebbero patire fatica nel respiro, peraltro già provato per il grande caldo.
Abbiamo rappresentato con delle foto giunte da più parti della Sardegna, il colore del cielo di stamattina. In tanti ci scrivono che il cielo appare come scuro, poco luminoso. La causa va ricercata nella polvere in sospensione che attenua la radiazione solare, che, nonostante ciò, riesce a penetrare sino al suolo, e la particolare condizione atmosferica favorisce una sorta di effetto serra, che amplifica il calore. Alle 11:30 del mattino, i picchi massimi di temperatura ritroviamo nella provincia di Cagliari, dove la colonnina di mercurio toccava circa 40°C in alcune località, mentre nel pomeriggio potrebbe raggiungere 44 °C se non oltre.