Evoluzione meteo per dicembre propone che il forte Vortice Polare stratosferico che per tutto l’autunno ha generato siccità in Sardegna, è previsto indebolirsi bruscamente durante la prima decade di dicembre.
L’ultima volta che avvenne in questo periodo dell’anno era il 2012. Tutto ciò provocherà una serie di novità nel nostro emisfero.
Ciò causerà una diminuzione di forza dei venti occidentali, soprattutto per la seconda metà di dicembre. Ciò si dovrebbe decifrare in successivi potenziali periodi di meteo contraddistinto da anomalie termiche e precipitative, con il chiaro rischio di notevoli ondate di gelo in Europa.
Al momento non è possibile definire la esatta rotta che avranno delle masse d’aria gelida, ma ci sarebbero le condizioni per avere un’influenza consistente del cambiamento anche in Europa, e in Italia, in Sardegna.
Un’altra novità è determinata dal crollo di un altro indice climatico: NAO. Questa novità è determinante per l’espandersi delle masse d’aria fredda dalla Siberia.
Ma anche un significativo riscaldamento stratosferico (Strat Warming).
Tutto ciò dovrebbe attivare la rottura o uno split del Vortice Polare, con in seguito temporanei ribaltamenti del flusso zonale, premessa di possibili ondate di freddo per la seconda parte di dicembre.
Sono di tale avviso vari centri meteo europei, e ciò non è riscontrabile con chiarezza dai modelli matematici.
Ci sarebbero le premesse per un bianco Natale in mezza Europa.
Ed in Sardegna?
La nostra regione non è terra da neve, questa quando viene è sempre un evento eccezionale, specie in pianura, ma in passato succedeva decisamente più di frequente rispetto agli ultimi anni.
L’ultimo Natale sotto la neve fu il 26 dicembre 1986, quando la neve imbianco mezza Sardegna, comprese le pianure interne, dopo un giorno di Natale freddissimo. Mentre la notte di Natale molti paesi videro fiocchi di neve con temporali.
Al momento non è possibile fare previsioni meteo per Natale, la nostra è un’analisi complessiva che tiene conto degli indici di comportamento del clima.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.