La Sardegna è un’Isola immersa nel Mar Mediterraneo, fortemente influenzata da tale bacino. I turisti hanno un immaginario della Sardegna di sole splendente e di mare simil tropicale. Taluni, non di rado, domandano se in Sardegna è necessario accendere i termosifoni, la stufa, il caminetto d’inverno.
Quando i mass-media raccontano che Sardegna è caduta la neve, tale fenomeno meteo viene definito eccezionale, eppure, non lo è affatto, in quanto a quote collinari del centro e nord dell’isola, la media climatica vorrebbe almeno un giorno di neve all’anno. Negli anni ’60 e ‘70 i giorni di neve media all’anno a quote collinari erano di almeno tre giorni.
Ma la variabilità climatica sappiamo che soprattutto in Sardegna è di casa nel semestre freddo. Fare previsioni stagionali per la Sardegna è un compito arduo. Però, possiamo coinvolgere la Sardegna in un’area geografica decisamente più ampia, e fare delle valutazioni.
L’Inverno 2020/2021 a livello emisferico sarà fortemente influenzato dalla Nina negativa e QBO positivo. Attualmente abbiamo anche una NAO tendenzialmente negativa. Per Emisfero intendiamo quello nord, quindi un’ampiezza geografica immensa.
Però possiamo concentrare la nostra analisi su un’area geografica molto più limitata, osservando anche quelle sono le masse d’aria che in prevalenza possono interessare la Sardegna.
Con una NAO negativa, la Sardegna riceve il transito di varie perturbazioni da nord-ovest, queste sono traghettate dal vento di maestrale che non è di certo caldo durante la stagione invernale.
Aspetto non trascurabile è che gli indici climatici di comportamento propongono la formazione di aree di alta pressione a ovest delle Isole Britanniche, ciò favorirebbe che flussi d’aria fredda raggiungano la Francia, e poi la Sardegna col maestrale.
Maestrale con aria fredda di origine artico marittima per la Sardegna potrebbero voler dire nevicate sino a quote medio basse, sovente con forte vento e gran maltempo. Non neve in pianura.
La Nina negativa non è favorevole ad un inverno rigido. Ma invece la QBO positiva potrebbe alterare tale equilibrio.
Ma poi ci saranno numerosi indici climatici che avranno sconquassato aree le correnti.
Facciamo il punto: negli ultimi anni abbiamo visto una concentrazione in tempi brevi delle precipitazioni. E per trovare un evento nevoso eccezionale dobbiamo andare a ritroso di solo tre anni, era il gennaio 2017, quando sui rilievi della Sardegna si ebbero nevicate fortissime, anche oltre 150 cm di neve alla quota di 1000 metri in pochi giorni. E ciò comprova quanto abbiamo detto prima: precipitazioni estremamente concentrate in tempi stretti, nel caso di gran freddo, porterebbero nevicate molto abbondanti.
Molti anni prima, era il 2007, una straordinaria coincidenza determinò in Sardegna una delle nevicate più abbondanti che si ricordino in questi ultimi decenni. Ciò avvenne il 17 dicembre, quando la neve iniziò a cadere sotto forma di tormenta già dei 200 metri di quota, per poi essere sostituita dalla pioggia sino alla bassa montagna in Gallura, mentre la neve continuò a cadere copiosissima ad Ozieri, Nuoro, Macomer, e numerosi centri urbani.
In una sola giornata si ebbero precipitazioni nevose che raggiunsero a 500 metri di quota i 60 cm nella zona di Ozieri, mentre nel nuorese a 1000 metri di quota, si ebbe un accumulo di circa 1 metro in un solo giorno, se si considera anche il peggioramento avvenuto nella notte con il 18 dicembre.
Nella notte successiva si ebbero forti precipitazioni, ma quote più elevate. Nel Nord Sardegna, nell’area del monte Acuto caddero altri 50 cm di neve. A Pattada la neve superava la soglia di 110 cm.
Nevicate di tale portata non erano così inusuali negli anni ‘60 e ‘70. E non vi stiamo parlando del gennaio 1985, noto anche per il grande gelo. Neppure del febbraio 1986.
Quel che manca in questi anni è il freddo, ma non solo in Sardegna, bensì in quasi tutta Europa. Probabilmente ciò succede non solo per i cambiamenti climatici, ma anche per le fluttuazioni del clima.
Insomma, staremo a vedere che succederà.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.