Molti lettori ci segnalano che fa freddo, che hanno dovuto accendere la stufa anzitempo, come non succedeva da parecchio, anzi, alcuni neppure ricordano di averlo fatto in questo periodo dell’anno. Anche nel Campidano si sente l’aria frizzante e le case si stanno raffreddando rapidamente.
In effetti la temperatura sulla Sardegna è decisamente bassa, ci sono valori che possono tipici della fine di novembre, soprattutto nelle ore notturne. Inoltre, frequentemente si sono avute precipitazioni, per fortuna stavolta di modesta o moderata intensità, e che non hanno raggiunto la violenza vista a settembre.
Concordiamo quindi che fa freddo, i numeri dicono che la temperatura è decisamente più bassa di quello che dovrebbe essere questo periodo. L’autunno è giunto irruento e improvviso in Sardegna, tramutando l’estate in autunno settembre, mentre ad ottobre si è manifestata una situazione quasi da inizio inverno.
Or ora, però dobbiamo anche considerare che la prossima settimana soffieranno correnti sciroccali, che innalzeranno la temperatura. La Sardegna è un’area molto esposta alle correnti aeree e ai cambiamenti di temperatura. E’ sufficiente un soffio di vento da sud che la colonnina di mercurio si innalza oltre la media anche se giorni precedenti faceva freddo o c’era il gelo.
Raramente in Sardegna fa freddo con i venti meridionali.
In Sardegna non esiste quello che viene chiamato cuscinetto di aria fredda che invece si può osservare nelle grandi pianure dell’Europa centrale, ed in Italia in Valle Padana, dove il freddo una volta giunto difficilmente va via rapidamente come succede Sardegna.
Tutto ciò comporta anche una forte mutevolezza delle condizioni atmosferiche e termiche, e anche difficoltà in ambito delle previsioni meteo. D’altronde le previsioni esprimono una linea di tendenza, ovvero una prospettiva del meteo che ci sarà nel futuro, e non saranno mai precise al 100%, inoltre perdono di affidabilità a seconda della situazione.
Inoltre, man mano che ci allontaniamo dal giorno di previsione queste la validità decresce.
Insomma, per ora per alcuni giorni il freddo ce lo dovremo tenere, tra l’altro con la pioggia attesa in questo scorcio di settimana ed il vento, faranno perdere ulteriormente calore alle abitazioni.
Eppure, i termosifoni non potranno essere accesi se non molto avanti nel tempo. Questo perché ci sono delle regole che impongono un calendario ben preciso. Peraltro, abbastanza discutibili nel contesto regionale, in quanto i termosifoni a Sassari possono essere accesi lo stesso giorno di Alghero, Oristano o Olbia, località più miti. Questo causa dei disagi non da poco alla popolazione.
L’accensione dei termosifoni è regolata dal valore gradi giorno, un indice che misura la climatologia di un certo luogo. Ma questo è un valore solo indicativo, in quanto con 10°C di temperatura e assenza di vento si può percepire meno freddo di laddove il vento che solitamente soffia spesso, come in Sardegna, che per altro determina una sensazione termica decisamente inferiore, il cosiddetto effetto windchill.
Il vento raffredda le abitazioni.
Insomma, il solo riferimento ai gradi giorno per l’accensione dei termosifoni andrebbe rivisto.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.