Leggiamo da più parti che la città di Cagliari è stata interessata da un ciclone. Facciamo una distinzione: innanzitutto un ciclone, in meteorologia è un’area ciclonica, ovvero una bassa pressione. Quindi non è affatto scorretto parlare di ciclone nell’area mediterranea.
Il termine ciclone, però genera confusione, in quanto viene associato ad un evento meteo ben più grave: l’uragano.
Perciò un’area ciclonica è una figura barica di bassa pressione, dove si addensano solitamente attorno al minimo delle aree nuvolose.
Ma vediamo che cosa è successo su Cagliari quest’oggi. Innanzitutto, il primo temporale che si è verificato stamattina potrebbe essere classificato come un intenso temporale, comunque un nubifragio, in quanto è piovuto almeno 30 mm in un’ora. Il temporale ha causato allagamenti e problemi che sono comunque purtroppo assai frequenti nel cagliaritano a seguito di piogge abbondanti.
Il temporale del primo pomeriggio è stato qualcosa di ben diverso, è stato accompagnato da vento fortissimo, pioggia torrenziale, oltre che innumerevoli fulminazioni. Una sorta di tuono continuo. Ciò che ha sorpreso i cittadini è la violenza del fenomeno.
Il fortissimo vento è stato causato da un fenomeno atmosferico chiamato downburst. Il downburst è tipico nei temporali di una certa intensità, non è altro che una corrente discendente ai lati del temporale causata dalla pioggia torrenziale che viene travasata dall’alto verso il suolo. E’ vento che potremmo definire orizzontale (non vorticoso, non è una tromba d’aria), che può raggiungere in alcune circostanze anche i 150 km/h.
Quindi in Sardegna non c’è stato alcun uragano. Ma è attiva una modesta area ciclonica che sta causando maltempo. Localmente ci sono dei temporali piuttosto violenti, che stanno causando nubifragi distribuiti a macchia di leopardo.
Piuttosto, andrebbe preso in considerazione il meteo per la Sardegna orientale, dove ai temporali che sono apportatori di ingenti piogge, si dovrebbe associare una corrente sud orientale, che genererà un altro evento atmosferico chiamato stau.
Lo stau vuol dire sbarramento di nubi. Quindi i sistemi nuvolosi provenienti dal Mar Tirreno, una volta raggiunta la costa sarda, saranno costretti a risalire i rilievi, in quanto essi costituiscono una barriera naturale. In tale contesto le precipitazioni aumentano di intensità, anche modo ragguardevole. Tale fenomeno atmosferico è la causa delle tipiche alluvioni lampo che si verificano sulla Sardegna meridionale e orientale.
Ciò non vuol dire che stiamo prevedendo l’avvento di un’alluvione lampo.
Tali fenomeni sono particolarmente insidiosi per la Sardegna orientale e meridionale, e sono difficilmente prevedibili con certezza su scala locale. Si può parlare di probabilità che un evento atmosferico si verifichi. E già questo non è poco in una situazione meteorologica particolarmente complessa.