Dopo l’eccezionale maltempo dei giorni scorsi, come ben sappiamo causato da un ciclone mediterraneo, è iniziata la conta dei danni. Danni localmente ingentissimi per la troppo acqua caduta dal cielo e pensare alla siccità di un anno fa sembra quasi un paradosso. Siccità che quest’anno non dovrebbe rappresentare un problema, visto che i bacini di raccolta sono tutti o quasi alla massima capienza.
Ora, giustamente, in tanti ci state chiedendo cosa aspettarsi dai prossimi giorni. Anzitutto è in atto un miglioramento, è evidente. Miglioramento che sta prendendo piede grazie al tentativo di un consolidamento dell’Alta Pressione ma sarà un tentativo fallace. La ferita che si è scavata a seguito del ciclone richiamerà a sé nuovi disturbi. Arriveranno sbuffi d’aria fresca dai quadranti orientali, anzi, forse arriveranno dei veri e propri vortici instabili che innescheranno instabilità diurna. E instabilità diurna significa temporali pomeridiani.
Mappe alla mano la probabilità che si verifichino questo tipo di fenomeni sarà maggiore tra martedì e mercoledì, ma fin dalle prossime ore sarà possibile osservare svariati annuvolamenti cumuliformi a ridosso dei rilievi e più in generale nelle zone interne. Nubi che potrebbero sfociare in qualche acquazzone lungo le pendici meridionali del Gennargentu fin verso il Trexenta.
Martedì e mercoledì, come detto, ci aspettiamo temporali localmente di forte intensità. Temporali che dovrebbero manifestarsi maggiormente sulla fascia orientale, questo perché l’aria fresca verrà da quella direzione. I più vivaci dovrebbero prendere piede nelle zone interne, ma vi saranno frequenti sconfinamenti anche sulle coste. Domani saranno possibili episodi temporaleschi anche sul capoterrese e nell’hinterland del Capoluogo, mentre mercoledì tenderanno a concentrarsi tra Gallura, Baronia e nuorese.