Come già ampiamente annunciato, l’aria fredda di origine polare marittima, legata al grande motore gelido e perturbato molto attivo sul nord Atlantico (il lobo canadese del Vortice Polare la fa al momento da padrone), dilaga in queste ore sul Mediterraneo e sulla Sardegna.
Già dalle prime ore della mattina, la neve ha fatto la sua comparsa su aree di media e alta collina, come dimostrano i temporali nevosi in Gallura (imbiancata Calangianus) e la tradizionale nevicata su Campeda.
Non siamo di fronte ad un’ondata di gelo particolare, ma il forte gradiente termico verticale (sino a – 32°c all’altezza geopotenziale di 500 hPa, 5000 metri circa, questa mattina sulla Sardegna centro – settentrionale) e le caratteristiche termo dinamiche dell’aria fredda hanno creato i presupposti per la genesi di forti moti convettivi e relativi intensi rovesci.
In questi casi l’aria fredda che “letteralmente” collassa insieme alle intense precipitazioni, in barba allo zero termico previsto, può trascinare con se la neve anche a quote inferiori.
Nelle prossime ore assisteremo ad una parziale e momentanea attenuazione dell’instabilità e una leggera rimonta delle termiche in quota.
Ma già dalla notte e le prime ore di domani, San Valentino, una nuova e veloce ondulazione ciclonica nord europea, agevolata dalla rimonta dell’anticiclone dinamico oceanico sin su verso le Isole Britanniche, favorirà il transito di altra aria piuttosto fredda sulla Sardegna (sino a – 33°c a 5000 metri circa sul sul comparto centro settentrionale dell’Isola).
Nuovi rovesci allora, diffusa instabilità e nuove precipitazioni nevose anche a quote collinari. Ma, come anticipato, sarà una parentesi invernale ma piuttosto veloce, visto che dalla sera assisteremo ad un attenuazione dei fenomeni ed ad un rapido aumento delle termiche in quota, causa espansione dell’anticiclone oceanico sul Mediterraneo.
Ma sarà anche un’opportunità in più per tutti gli innamorati: niente di più romantico che trascorrere la giornata del 14 febbraio sulla neve!
Ci ritorneremo.