Ormai ci siamo: le condizioni meteo stanno per cambiare, radicalmente. Ci lasciamo alle spalle un gennaio avaro di piogge e di freddo, ricordiamo che la carenza d’acqua è davvero preoccupante, ricordiamo che le temperature più alte delle medie hanno facilitato fioriture e risvegli vegetativi prematuri, ricordiamo che il vento ha seccato suoli e vegetazione. Premesso ciò, capite quindi che una svolta è auspicabile. Svolta che in effetti potrebbe ripresentarci quella dinamicità invernale osservata a dicembre, o addirittura ancor più marcata in termini di freddo.
In questo momento stiamo osservando un affondo depressionario consistente a ovest della Sardegna, affondo perturbato supportato da aria fredda proveniente dal nord Europa e che in parte affluirà anche sulla nostra regione. Che vuol dire? Anzitutto che avremo un generale, percepibile abbassamento delle temperature. Temperature che si orienteranno su valori invernali e ciò favorirà, ovviamente con le precipitazioni in arrivo, il ritorno della neve sui nostri monti. Non solo, a seconda della quantità d’aria fredda che arriverà c’è la possibilità che tra venerdì sera e sabato possano verificarsi locali nevicate al di sotto dei 1000 metri.
Diciamo che il peggioramento partirà da stasera, dai settori nordoccidentali, diciamo che venerdì vedrà spiccata instabilità con precipitazioni più frequenti sui settori occidentali, sulle aree settentrionali e nelle zone interne. E già domani sera ci aspettiamo delle nevicate attorno ai 1000 metri. Ma lo ripetiamo, la situazione è piuttosto complessa perché la formazione di un vortice di bassa pressione grossomodo sullo Stretto di Gibilterra che poi potrebbe risalire verso nordest coinvolgendoci più direttamente. Quindi, per capirci, entità e distribuzione dei fenomeni, entità e distribuzione del freddo dipenderà proprio dalla traiettoria di questo vortice. Ecco perché vi invitiamo a rimanere sintonizzati perché la giornata di domani sarà cruciale per capirne di più.