Ottobre ha chiuso i battenti confermando un importante peggioramento sui settori orientali dell’Isola, dove pioveva con vigore al punto che alcune stazioni hanno sfiorato i 100 mm di accumulo. Stavolta sono stati privilegiati quei versanti per via della circolazione dei venti, evidentemente nordorientale, ed anche grazie al mix creatosi con l’aria umida risalente dal basso Mediterraneo. Ciononostante non possiamo non dirvi che il bilancio mensile è tutt’altro che lusinghiero: troppa la carenza d’acqua, evidentemente dai mesi precedenti, per poter sancire la conclusione della siccità.
Ora però, all’orizzonte, si scorge una svolta degna di tal nome. Le dinamiche che andranno a realizzarsi in Europa dovrebbero condurre, finalmente, varie perturbazioni in seno al Mediterraneo. Torneranno le piogge, organizzate e persistenti. La paura, giusto dirlo, è che tali peggioramenti verranno supportati da aria moderatamente fredda e pertanto si creeranno contrasti termici tali da incentivare precipitazioni particolarmente violente. Insomma, per intenderci, salirà il rischio nubifragi.
Il maltempo dovrebbe subentrare domenica, allorquando avremo una prima irruzione fredda e un conseguente sviluppo di Vortice Ciclonico sui nostri mari. Dalla collocazione del perno ciclonico dipenderanno entità e distribuzione dei fenomeni, pertanto è ancora prematuro pronunciarsi in tal senso. Quel che è certo è che avremo temporali – come mostra la nostra grafica – e che molto probabilmente arriverà la prima neve stagionale sul massiccio del Gennargentu. Peraltro trattasi di peggioramento che potrebbe avere ripercussioni per diversi giorni e spalancare le porte a ulteriori affondi perturbati. Seguiteci quindi, perché la carne al fuoco è tanta.