L’ondata di caldo che sta investendo la Sardegna è tra le più violente degli ultimi 30 anni. Aria rovente sahariana sta affluendo in modo massiccio, facendo letteralmente esplodere i termometri. Da inizio settimana abbiamo avuto un vertiginoso aumento delle temperature lungo tutta la fascia occidentale, aumento incentivato dal vento di Scirocco (responsabile, tra l’altro, della rapida propagazione dei tremendi incendi). Tra le località più calde, sarebbe meglio dire bollenti, abbiamo avuto Alghero (che tra l’altro ha battuto il record di caldo del 1983) e Ozieri (qui la stazione del CEDOC ha raggiunto l’incredibile valore di 46°C).
Ora, con l’ulteriore afflusso d’aria subtropicale e la cessazione dello Scirocco, i picchi di caldo si diffonderanno verso l’interno e lungo la fascia orientale. Ci aspettiamo picchi di oltre 40°C in tante località dell’Isola, come ad esempio su Olbia e Nuoro. Purtroppo ci si metterà anche l’afa, quella che per intenderci acuisce il disagio fisico. E non andrà meglio neppure la notte, tenete conto che le minime difficilmente scenderanno al di sotto dei 25°C. Lungo le coste e nei grandi centri urbani si vivranno le condizioni peggiori.
Simili condizioni suggeriscono, inevitabilmente, di evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde e laddove possibile sarà bene utilizzare i climatizzatori (stando attenti agli sbalzi di temperatura). Si andrà avanti così sino alla prossima settimana e solo nel periodo 8-10 agosto si potrebbe registrare un più corposo abbassamento delle temperature.