E’ quel che suggerisce l’ultimo rapporto climatico dell’ente americano NOAA, che mensilmente stila il bilancio termico dell’intero Pianeta. Durante il mese di aprile 2017 la temperatura media della superficie terrestre e degli oceani è stata di 0,90°C superiore alla media del 20° secolo (raggiungendo 14,6°C). Significa che per 388 mesi consecutivi la temperatura globale ha stazionato al di sopra della media e l’ultimo mese con un’anomalia negativa fu il dicembre del 1984.
E’ impressionante constatare come i mesi più caldi di sempre si trovino cronologicamente a ridosso del presente, il che conferma che il riscaldamento globale continua. Ecco la classifica:
+1,22°C, marzo 2016
+1,21°C, febbraio 2016
+1,12°C, dicembre 2015
+1,10°C, aprile 2016
+1,04°C, gennaio 2016
+0,99°C, ottobre 2015
+0,97°C, novembre 2015
+0,91°C, settembre 2015
+0,90°C, marzo 2015, agosto 2016, gennaio 2017 e aprile 2017
+0,90°C, giugno 2016
+0,89°C, marzo 2015 e febbraio 2015
+0,88°C, gennaio 2007.
Se consideriamo che 14 dei 15 mesi più caldi dal 1880 si sono verificati dal febbraio 2015 ad aprile 2017 , ci rendiamo conto che la tendenza al riscaldamento è consolidata.
Anche JMA e ECMWF riportano dati simili. Ad esempio, l’agenzia giapponese di meteorologia ci dice che la temperatura media della superficie globale, per aprile, è stata di 0,38°C al sopra della media trentennale 1981-2010 e 0,76°C al di sopra della media del ventesimo secolo.
A livello regionale le anomalie termiche più importanti hanno riguardato la Russia, l’Asia settentrionale, la Siberia e il Medio Oriente. Interessante notare, al contrario, come molte aree dell’Europa e del Nord America nordorientale abbiano avuto anomalie negative.