La foto meteo è eloquente, la località è Ploaghe a pochi chilometri da Sassari, e quello che si osserva è il frutto della marcata instabilità atmosferica. Si tratta di un fenomeno vorticoso generato da un cumulonembo.
Non disponiamo di informazioni e dati sul fenomeno che al momento classifichiamo come funnel cloud, ovvero quando una tromba d’aria non tocca suolo. Ma il funnel potrebbe anche aver toccato terra in campagna, e ciò forse non lo sapremo mai.
Il funnel aveva un diametro approssimativamente di almeno 100 metri, e se avesse toccato il suolo nel centro abitato avrebbe procurato ingentissimi danni.
Tali eventi non sono rari in Sardegna come spesso appare nel vedere le mappe che censiscono tali fenomeni meteo, quel che manca sono gli osservatori: la Sardegna è una terra in gran parte spopolata, e buona parte delle persone non sa come è fatta una tromba d’aria.
Questa foto conferma quanto abbiamo descritto stamattina, che è iniziata la stagione dei fenomeni meteo intensi, quelli rilevanti, quelli del semestre caldo.
Per essere precisi, qualche mese fa trombe marine erano state viste nel cagliaritano. Si trattò di fenomeni derivanti da una situazione temporalesche di eccezionale violenza.
Ancora una volta rammentiamo che una tromba d’aria è quel fenomeno atmosferico simile a ciò che si vede fotografia, ovvero un vortice che scende o risale verso la nube, mentre le fortissime raffiche di vento che precedono il temporale derivano da una condizione meteo chiamata downburst, ovvero è un’altra situazione meteo estrema con da fortissimi venti che discendono dalla nube e che possono superare agevolmente anche i 150 km/h e procurare danni spesso attribuiti alla tromba d’aria.
All’apparenza questa differenza può essere insignificante, ma non lo è, perché ogni realtà oggettiva ha un nome.