Dopo un dicembre contrassegnato da anomalie termiche positive – spesso anticiclonico ma con due terribili ondate di pioggia sulla Sardegna orientale – stiamo vivendo un gennaio diametralmente opposto. Dall’Epifania fa freddo: inizialmente a causa dell’influenza dell’eccezionale ondata di gelo del Sud Italia, successivamente ad opera di un’irruzione artica capace di arrecare nevicate a dir poco abbondanti. Nonostante l’intervento dello Scirocco degli ultimi giorni, le temperature si mantengono in linea con le medie stagionali. Questo perché la struttura che ha portato maltempo è nata proprio a seguito della massiccia intrusione d’aria fredda nel cuore del Mediterraneo.
Osservando la mappa delle anomalie termiche continentali, dal 01 al 22 gennaio, abbiamo la conferma di un gennaio d’altri tempi. Credeteci quando scriviamo che temperature così diffusamente inferiori alla media trentennale di riferimento (1981-2010) è da anni che non le vedevamo. Probabilmente dobbiamo tornare indietro al febbraio 2012… In Sardegna le anomalie si attestano mediamente tra 2-3°C, mentre in ampi tratti del continente europeo – e del Centro Sud Italia – parliamo di scostamenti negativi di 5-6, anche 7-8°C.