Ne abbiamo fatto cenno stamane e negli articoli previsionali precedenti, ma sbilanciarsi non era possibile perché i modelli matematici evidenziavano discrepanze importanti. Chi segue le nostre analisi inerenti gli indici climatici – o teleconnessioni che dir si voglia – dovrà renderci atto di un trend meteo climatico stilato con largo anticipo. Questo perché, lo ripetiamo, il comportamento del Vortice Polare e delle dinamiche ad esso connesse si stanno rivelando eccezionali. Ciò detto, la prossima irruzione fredda – ormai indicata da tutti i più autorevoli centri di calcolo internazionali – dovrebbe colpirci più direttamente. Soprattutto in termini di precipitazioni.
Dovrebbe iniziare venerdì sera, ma il clou è previsto tra il 15 e il 18 gennaio. Giorni durante i quali potrebbero moltiplicarsi le occasioni per nevicate a bassa quota, quindi anche in collina. Ad onor del vero dobbiamo aggiungere che addentrarci nei dettagli non è possibile, questo perché l’evoluzione potrebbe mostrarci cambiamenti cammin facendo. Noi, ovviamente, monitoreremo il tutto step by step. Quella che vi mostriamo è una mappa – base dati GFS – indicante quanta neve potrebbe cadere in una settimana (periodo 10-17 gennaio). Noterete voi stessi un coinvolgimento della Sardegna centro settentrionale, con quantità non eccezionali ma comunque in grado di imbiancare anche le colline.
Le temperature più fredde dovrebbero inserirsi proprio sul nord Sardegna, spingendosi sin verso il nuorese, ma lo ripetiamo: l’esatta traiettoria d’ingresso dell’irruzione e del successivo vortice ciclonico la conosceremo a poche ore dall’evento. Per ora accontentiamoci di sapere che potrebbe nevicare anche sulla nostra Isola.