EVOLUZIONE METEO 7/15 GIORNI DAL 2 AL 9 LUGLIO
Gli ultimi giorni hanno portato la vera estate in Sardegna, con caldo ed il primo vero weekend turistico d’invasione delle spiagge, alla ricerca di refrigerio. Ora è giunto il maestrale ad alleviare la calura e portare un po’ di fresco, anche se per essere precisi va detto che le temperature sono semplicemente tornate su valori normali per li periodo. Si tratta di un calo termico comunque temporaneo.
Farà di nuovo caldo in conclusione di giugno e per i primi giorni di luglio. Sarà l’effetto di nuove correnti africane, che potranno anche portare maggiori nubi, come talvolta accade durante le avvezioni calde estive. Non sarà un’ondata di calore troppo intensa quella attesa per l’avvio del nuovo mese. Avremo quindi temperature di nuovo sopra la media, ma con caldo senza eccessi.
La tendenza per i primi 10 giorni di luglio vedrebbe una sostanziale prosecuzione del regime estivo con caldo moderato, con la Sardegna che godrebbe della protezione dell’anticiclone a tratti delle Azzorre e a tratti quello africano. Ciò dovrebbe comunque scongiurare ondate di calore troppo intense, almeno in base a quelle che sono le attuali proiezioni.
NEL DETTAGLIO
Il refrigerio in avvio di settimana lascerà presto spazio ad un rialzo termico, che ci riporterà alle condizioni precedenti con caldo comunque su livelli moderati. L’avvio di luglio si preannuncia ancora in compagnia dell’anticiclone e del caldo, pur con qualche temporaneo cenno d’instabilità e passaggio di nubi favorite da un lieve cedimento della pressione.
L’anticiclone poi si instaurerà con più forza ed in maniera duratura, garantendo piena stabilità con giornate soleggiate e caldo moderato, senza eccessi degni di nota. Le temperature non subiranno particolari sbalzi ed il caldo risulterà persistente probabilmente fino attorno al 10 luglio. Sono state smentite le ipotesi di nuove intrusioni d’aria fresca atlantica.
ULTERIORI TENDENZE Siamo entrati ormai nella fase da piena estate e così sarà anche la prima parte di luglio, come confermato dal fatto che eventuali incursioni perturbate non saranno in grado di sfondare sull’Italia e potranno al limite lambire le regioni del Nord.