Purtroppo è la realtà dei fatti: non nevica. E non nevica perché non c’è inverno, punto. Una stagione, l’attuale, davvero avara di soddisfazioni e che soltanto ora sta provando – mestamente – a rialzare il capo. Almeno abbiamo riavuto le piogge, che servono come il pane, anche se per colmare tutti i bacini v’è necessità che piova per lungo tempo. I cenni, in tal senso, sono incoraggianti: il maltempo, dopo la tregua del fine settimana, dovrebbe tornare a picchiar forte.
Ma chi non è sardo forse non sa che la nostra splendida isola non è solo mare. C’è tutto un mondo da scoprire, nell’interno. Il nostro patrimonio naturalistico ha un valore inestimabile. Il nostro più alto massiccio montuoso, il Gennargentu, è persino in grado di farci sciare. Abbiamo vissuto stagioni splendide, inverni da metri e metri di neve che resistevano al sole sino all’alba dell’estate. E si sciava, spesso.
Quest anno, invece, anche l’economia turistica montana non se la passa bene. Diciamo che se anche nevicasse ora, sarebbe comunque tardi. Si potrebbe salvare il salvabile se solo iniziasse a nevicare e nevicasse per tutto marzo. Non che non possa succedere, intendiamoci. Stiamo pur sempre parlando di un comprensorio sciistico che sorge in quota e lassù l’inverno finisce più tardi. Possiamo dirvi che le previsioni indicano, per le prossime settimana, probabili colpi di conda invernali. Anzi, più che colpi di coda sembra quasi che la stagione voglia svegliarsi in ritardo. Ma se così fosse, anche qualora dovesse rubare un po’ di spazio alla primavera, l’accoglieremo con favore.