L’attenzione, giustamente, è focalizzata agli accadimenti delle prossime 24 ore. E’ prevista neve, lo ripetiamo, seppur non con accumuli tali da far gridare all’evento storico. Sarà una normale ondata di freddo invernale, questo è bene che si sappia. Ciò detto, proviamo a proiettarci oltre cercando di capire quel che potrebbe succedere in settimana. Perché se è vero che la prima irruzione avrà ripercussioni – soprattutto in termini di freddo – per circa 3/4 giorni è altrettanto vero che a stretto giro potrebbe subentrare un secondo impulso artico.
I modelli matematici di previsione c’hanno fatto vedere, ultimamente, due soluzioni preponderanti: una reiterazione del freddo in contrapposizione al ritorno dell’Alta Pressione. Due ipotesi diametralmente opposte, ma legate a doppio filo con alcune dinamiche continentali. Anzitutto si fa fatica a comprendere se il Vortice Ciclonico canadese – canadese proprio perché collocato a ridosso delle coste atlantiche omonime – allungherà le sue maglie perturbate verso sudovest o verso sudest. Nel primo caso andrebbe a generare una nuova spinta anticiclonica sull’Islanda, propizia all’ingresso di un secondo impulso artico nel Mediterraneo. Nel secondo andrebbe a interrompere l’elevazione dell’Alta delle Azzorre e anzi, la costringerebbe a distendersi maggiormente sui paralleli spingendola verso la Sardegna.
La mappa che vi mostriamo, una Multimodel targata Meteogiornale proiettata al prossimo 21 gennaio, si propende per la prima soluzione. E’ possibile scorgere infatti un Vortice canadese meno allungato verso l’Europa ed ecco allora che l’Alta Pressione avrebbe modo di manifestare velleità settentrionali senza alcun disturbo. Vi ricordiamo che le Multimodel fanno una media delle ultime emissioni dei più autorevoli centri di calcolo mondiali (quelli che per capirci producono i modelli previsionali) ragion per cui la tendenza indicata avrebbe buone probabilità di realizzazione.
Va anche detto che non mancano le incognite. Ad esempio, per chi non lo sapesse, sulle Azzorre è giunto il primo uragano dell’anno. Uragano che dovrebbe essere riagganciato dal Vortice Canadese, ma al momento è un elemento di disturbo imponente e una variabile probabilmente non prevista dai vari modelli matematici. Dateci ancora 1-2 giorni e saremo in grado di sciogliere definitivamente la prognosi.