Osservando l’immagine satellitare abbiamo una panoramica decisamente chiara dello scenario barico europeo: emerge un possente Vortice freddo (il Vortice Polare) a ridosso della Scandinavia, mentre a latitudini meridionali prevale una circolazione anticiclonica. Anticiclone che è collocato proprio sulle nostre teste e non fatevi trarre in inganno da quella piccola Bassa Pressione sullo Stretto di Gibilterra perché non riuscirà ad aprirsi un varco verso la Sardegna. Al più riuscirà ad inviarci della nuvolosità, che a contatto con l’Alta Pressione tenderà a sfrangiarsi e a dissolversi, tant’è che osserveremo prevalenti velature. L’effetto più evidente, invece, sarà quello dell’ulteriore afflusso d’aria calda. Afflusso che sta già prendendo corpo e che si esplicherà maggiormente tra domenica e martedì 2 febbraio. In quel momento registreremo, probabilmente, valori termici ancor più alti rispetto agli ultimi giorni.
Gli altri annuvolamenti presenti sulla nostra Isola, soprattutto nel sud, sono sempre riconducibili agli alti tassi di umidità in condensazione nelle ore più fredde (quelle notturne). Quel che preme sottolineare è che al di là delle Alpi stanno avvenendo grandi manovre. Il Fronte Polare (freddo, perturbato, la cui traiettoria è rappresentata dalle frecce), associato direttamente all’omonimo Vortice, sta scendendo di latitudine e minaccia battaglia. Affinché possa avere degli effetti su di noi occorrerà attendere ancora qualche giorno.