Inutile prendervi in giro: nei prossimi giorni avremo Alta Pressione e con ogni probabilità si tornerà a parlare di assenza di piogge, siccità e temperature superiori alle medie stagionali. E’ un inverno insulso, che ha visto un’unica irruzione fredda e che pare non voglia proprio decollare. Le cause, per chi volesse approfondire l’argomento, sono state trattate in questo ARTICOLO. Ora proviamo a capire quel che potrebbe accadere a Febbraio puntando l’obbiettivo verso le alte quote dell’atmosfera. Perché proprio lassù? Perché chi ci segue saprà che finora abbiamo avuto un quadro meteo climatico governato dall’enorme Vortice di Bassa Pressione del Polo Nord: il Vortice Polare. E’ una struttura depressionaria, pregna d’aria gelida. Se si mostra compatta, sferica, è assai probabile che a medie latitudini arrivino le Alte Pressione (ciò che è successo sino ad ora). Se perde colpi, cambia forma, o magari viene scalzato dalla propria sede, meglio ancora se va incontro a rottura, ecco che l’aria gelida può affluire a sud.
Affinché perda colpi sono necessari dei disturbi, in genere ondate di caldo che dai piani bassi dell’atmosfera (quella che gergo prende il nome di “troposfera“) si diffondono verso l’alto (stratosfera). E’ a quel punto che il Vortice Polare può andare in crisi. In realtà dei disturbi li abbiamo avuti: i primi portarono le perturbazioni atlantiche d’inizio mese, gli altri sfociarono nell’irruzione artica dei giorni scorsi. La mappa che vi mostriamo ci mostra ciò che potrebbe accadere nella prima settimana di Febbraio: un forte riscaldamento stratosferico – prima ne avremo degli altri, ma probabilmente non propizi in termini di freddo alle medie latitudini – farà ruotare il Vortice Polare verso l’Europa.
Ora, non prendete quella colorazione blu-violacea (il gelo) alla lettera. Stiamo parlando di temperature ad altissima quota, non al suolo. Ma è importante sottolineare che certe dinamiche – come quella in oggetto – possono propagarsi facilmente ai piani inferiori. Ragion per cui è possibile che entro la prima decade di Febbraio vada a realizzarsi una seconda irruzione artica e stavolta potrebbe essere più intensa della precedente. Non vi stiamo assicurando un coinvolgimento della Sardegna, ma di certo osserveremo imponenti masse d’aria fredda muoversi in direzione delle medie latitudini. E il Mediterraneo potrebbe rientrare all’interno delle zone più colpite (è ciò che emerge dall’osservazione dell’asse d’inclinazione del Vortice Polare).