Stiamo analizzando, da tempo, quelle che sono le dinamiche a carico dei vari piani dell’atmosfera. Perché tutto ciò? Perché sappiamo che affinché l’inverno possa ripresentarsi alle nostre latitudini v’è un’unica possibilità: che il Vortice Polare tiri letteralmente le cuoia. Ora, prima di ragguagliarvi sulla mappa CFSv2 (è un modello statunitense che stila tendenze stagionali) è doverosa una premessa: ciò che andremo a descrivere è una delle ipotesi plausibili, non l’unica. Mediamente potremmo avere un febbraio anticiclonico, ma non è detto che irruzioni fredde anche consistenti possano affondare sul Mediterraneo. Osserviamo la mappa:
Si tratta della rappresentazione grafica delle altezze e anomalie di geopotenziale al piano isobarico 500 hPa. Ora, non spaventatevi e facciamola semplice: significa che la pressione risulterà elevata, più alta della media temporale di riferimento 1984-2009. Il core dell’Alta Pressione potrebbe collocarsi sulla Penisola Iberica e coinvolgerci direttamente, mantenendo condizioni meteo climatiche simil primaverili e soprattutto allontanando le grandi perturbazioni.
La speranza è che tutto ciò non accada, perché altrimenti la crisi idrica che ci attanaglia rischierebbe di raggiungere proporzioni impensabili battendo ogni record.